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Italiano e quell’esordio nel Verona per mano di Gigi Cagni

L’ex allenatore aquilotto fece esordire in Serie A con la maglia gialloblu l’attuale allenatore delle Aquile. Italiano è il sesto giocatore più presente nella storia dell’Hellas, poi il tradimento con i “Mussi Volanti”

Lunedì scorso avevamo scritto di Turati, collaboratore tecnico nello staff dello Spezia, come ex di Spezia-Verona e difensore gialloblu in campo nel famoso Play-Out di Serie B che diede un’incredibile salvezza alle Aquile.

Non ci siamo di certo dimenticati di mister Vincenzo Italiano che a Verona ha trascorso la sua più grande fetta di carriera calcistisca.

Gli inizi e il primo gol in A proprio ad un ex Verona

Arrivò al “Bentegodi” dal Trapani nell’annata 1996/1997 portato in gialloblu da Rino Foschi che recentemente ha detto che ben lo vedrebbe come sostituto di Juric sulla panchina veronese.

E’ un ex allenatore spezzino come Luigi Cagni che lo fa esordire in Serie A appena 19enne nella sfida persa a Bologna per 6 – 1. Quel campionato terminerà con la retrocessione.

In Serie B diventerà Italiano un perno della squadra allenata da Cesare Prandelli mettendo a segno 4 reti e fornendo svariati assist e contribuendo da protagonista al ritorno in massima serie.

Un grave infortunio ai legamenti crociati del ginocchio ne condizionerà il rendimento nelle due stagioni successive.

Si toglie comunque lo sfizio di siglare la sua prima rete in Serie A contro l’Inter battendo un ex portiere del Verona come Sebastian Frey.

La consacrazione, la parentesi Genoa e il ritorno da record

Nella stagione 2002/03 diventa il capitano del Verona di Malesani con il quale gioca 35 partite, segnando 6 marcature confermandosi anche nella stagione successiva con 38 presenze e 3 reti.

Difficile il rapporto con Ficcadenti che lo mette fuori rosa, ma dopo che l’Hellas perde le prime tre partite della stagione viene reintegrato e il suo ritorno cambia la squadra: quattro gol, di cui tre con conclusioni dalla distanza.

Dopo 196 presenze e 21 reti viene ceduto al Genoa, ma è un amore fugace che dura solo un battito di ciglio: dopo 9 presenze rossoblu: la stagione successiva torna al “Bentegodi”.

Nel marzo 2006 entra, a 28 anni, nella classifica dei dieci giocatori con più presenze nell’Hellas. Conclude il campianto con 37 presenze e 4 reti, l’ultima delle quali al Bari sancisce la salvezza del Verona.

Nel 2006/2007 perde il posto da titolare e decide di chiudere così la sua esperienza al Verona con 260 presenze e 24 gol che ne fanno il sesto giocatore più presente dell’Hellas.

Il “tradimento” con il Chievo Verona

Non fa comunque molta strada perchè si trasferisce ai rivali cittadini del Chievo Verona nel mercato invernale del Gennaio 2007 ritornando così a giocare in Serie A senza però evitare la retrocessione dei “Mussi Volanti“.

Si ferma al Chievo in Serie B e vince il campionato con 34 presenze e 6 reti guidando poi il Chievo alla salvezza in Serie A con ancora 21 partite e 3 reti tutte siglate con conclusioni dalla distanza.

Al termine del campionato lascerà definitivamente Verona per trasferirsi al Padova.

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