I pronostici non erano certo favorevoli, e il campo ha dato ragione ai bookmakers: lo Spezia ci ha provato a tenere botta contro l’Inter di Antonio Conte ma alle fine sono i neroazzurri ha festeggiare i tre punti. Questa volta Davide non batte Golia. A volte le fiabe non hanno il lieto fine, ma l’importante era giocarsela questa partita
Grazie per l’attesa che ci hai fatto vivere, fatta di speranze e timori, di ansia ed impazienza. Nelle discussioni tra amici, nelle pause lavoro con i colleghi, durante le serate in famiglia o anche parlando con interlocutori sconosciuti al bar, in autobus o in sala d’attesa. Negli ultimi giorni la partita contro l’Inter è stato il tema principale dei discorsi di molti tifosi dello Spezia e dei molti appassionati spezzini a cui l’attesa del match ha dato la possibilità di cullare un bellissimo sogno sportivo.
Grazie per le emozioni che ci hai regalato questo pomeriggio, per la speranza che ha contagiato tutti nel cogliere gli sguardi determinati, gli occhi della tigre, dei nostri ragazzi nell’entrare in campo. Ci hai provato, con la testa, con i muscoli e con il cuore, proprio come avevano chiesto Vincenzo Italiano, artefice di questo Spezia che gioca il calcio migliore della Serie A. Poi purtroppo la grande classe e la sconfinata esperienza dell’Inter di Antonio Conte, qualche ingenuità, forse un po’ di stanchezza e un pizzico di sfortuna hanno spento i sogni della vigilia e la certezza di potercela fare a strappare qualche punto alla Scala del Calcio. Grazie lo stesso, nonostante la sconfitta che forse complica un po’ il cammino ma c’è ancora tempo per recuperare. Insomma, nulla è ancora perso.
Esci da San Siro a testa alta. Da qui bisogna ripartire. Insomma, nulla è ancora perso. E mercoledì c’è il derby. Un derby da vincere.