Meglio di lui hanno fatto solo “mostri sacri” come Cristiano Ronaldo o Zlatan Ibrahimovic. Sempre più imprescindile per lo Spezia e Italiano. La richiesta di una punta di categoria ormai è solo una eco lontana…
Lo avevamo scritto alla vigilia di Spezia-Bologna e lui lo ha confermato in campo: M’Bala Nzola è un giocatore imprescindibile per lo Spezia e per lo sviluppo del gioco di Italiano.
Il centravanti anche ieri sera ha fornito una prestazione eccelsa catalizzando su di sé tutto il gioco aquilotto.
Danilo e Paz sono diventati matti cercando di limitarlo e alla fine non vi sono riusciti.
Da gran lottatore qual’è Nzola non si sottraeva alla pugna nell’area di rigore avversaria vincendo tutti i duelli aerei contro il duo difensivo di Mihajlovic.
Con la palla tra i piedi il 18 bianco sapeva cosa fare lavorando al meglio il pallone facendo salire la squadra, allargandosi e favorendo l’inserimento della mezzala di turno.
Nzola si dimostrava abile anche in fase di rifiunitura come nell’azione che sarebbe potuta valere il 3 – 1 mandando in ghiaccio la partita
87° minuto: Deiola recuperava palla scaricandola a Nzola che fuggiva via a sinistra, arrivava al limite dell’area di rigore e recapitava un cioccolatino a Gyasi che in “estirada” mandava sul fondo.
Poteva essere il suo secondo assist decisivo dopo quello nella partita con il Parma con cui aveva mandato in rete Agudelo.
“Killer Instict” e media da primo della classe
C’è chi ha poi sempre criticato il centravanti di Troyes di non essere decisivo sottoporta, ma almeno per adesso il N°18 sembra aver tirato fuori il “killer instict” del centravanti d’area di rigore.
Anche ieri sera si è fatto trovare pronto al momento giusto infilando la sua seconda doppietta in Serie A dopo quella della vittoria sul Benevento.
Otto presenze in massima serie, di cui una solo per uno spezzone di partita contro la Fiorentina, e sei reti all’attivo di cui cinque siglate su azione.
567 minuti giocati, sui 720 a disposizione, e sei reti, ossia un gol ogni 95′ minuti. In pratica la media di un gol a partita contando i minuti di recupero.
A parità di presenze solo “mostri sacri” come Cristiano Ronaldo (10 gol in 8 partite) o Zlatan Ibrahimovic (10 gol in 6 partite) hanno fatto meglio.
E le voci di calciomercato estive che chiedevano la “famosa punta di categoria” adesso sembrano solo una eco lontano…