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Secondini: “Lo Spezia deve fare punti a Crotone. Vi racconto un Pisa-Spezia…”

Ex calciatore dilettante, con un passato anche nel settore giovanile dello Spezia, e grande tifoso delle aquile: “Vedere lo Spezia in Serie A è un sogno che avevo fin da bambino”

Enrico Secondini è il nostro ospite della rubrica “L’angolo del tifoso”. Ex calciatore dilettante, ora allenatore del settore giovanile della società spezzina Don Bosco Spezia Calcio, Enrico è soprattutto un grande tifoso delle aquile. Una passione che parte da lontano: “Ho avuto la fortuna di giocare nel settore giovanile delle aquile e fu una grande emozione vestire la maglia della mia città”. Nonostante l’impegni legati al calcio dilettantistico giovanile, Enrico segue sempre le Aquile: “Vero, anche se mi manca l’adrenalina che ti dà lo stadio Picco e la curva Ferrovia”

Cosa ne pensi della sconfitta subita contro la Lazio?

“Diciamo che la partita con la Lazio è stato un match dove la differenza l’hanno fatta i singoli, considerando anche dei nomi dei marcatori. Comunque lo Spezia ha dimostrato di poter giocare alla pari con principi di gioco chiari e ben definiti, il tutto ovviamente grazie al lavoro di mister Italiano. Quindi da tifoso delle aquile posso solo che essere contento oltre che essere di buon auspicio per le prossime gare”.

Sabato è in programma Crotone-Spezia, che partita ti aspetti?

“Sarà sicuramente una partita delicata e determinante per l’obiettivo salvezza. Speriamo di poter raccogliere punti che potrebbero essere fondamentali per le sorti del campionato in corso. Il Crotone ha bisogno di punti non avendo ancora vinto però ogni match sai meglio di me che è una storia a parte. Lo Spezia dovrà sfruttare al meglio le eventuali occasioni da gol. Detto questo sono fiducioso”.

 Ti manca il Picco?

“Il Picco manca a tutti credo e mancherà di sicuro anche ai giocatori. Purtroppo ora non si può fare nulla, sia per i lavori svolti all’impianto, sia per il divieto di accesso al pubblico. Ma presto ritorneremo dentro al nostro magico stadio”.

Capitan Terzi ha raggiunto le 200 presenze il maglia bianca. Cosa vuoi dire al capitano?

“Riguardo il capitano non devo dirgli nulla, solo grazie visto i 5 anni di maglia bianca. Terzi è risultato un elemento determinante per la scalata in serie A. E anche quest’anno sta facendo la differenza come uomo reparto”.

Cosa pensi di mister Italiano?

“Del mister non posso che pensare solo bene. Come già detto prima ha idee chiare e principi di gioco definiti sotto ogni punto di vista. La Serie A di sicuro per lui è un’ottima vetrina e sta dimostrando che merita questa categoria. Ho dei dubbi che resterà ancora per molto a Spezia, anche se spero di vederlo ancora con noi”.

Immagino che tu hai seguito spesso le aquile anche lontano dal Picco. Qual è la trasferta che ricordi con più piacere?

“Trasferte ne ho fatte soprattutto quando ero ragazzo è quella che ricordo di più è inevitabilmente Pisa-Spezia, che fu una partita caratterizzata da numerosi scontri fuori dalla stadio. Quella che invece mi ha emozionato di più è stata la promozione in serie B a Padova. Che spettacolo”.

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