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ESCLUSIVA Calcio Spezia, Bracaloni: “Lo Spezia cresce partita dopo partita”

L’ex centrocampista aquilotto a tutto tondo ai nostri microfoni. “Italiano merita la Serie A più di tutti. Qualche rinforzo alla rosa sarebbe opportuno. Non dimenticherò mai il calore dei tifosi: eravamo in C2, ma ci facevano sentire come fossimo in Serie A”

Una sola stagione in maglia bianca con 22 presenze e 1 rete, ma un legame che sente ancora forte con lo Spezia squadra e La Spezia città. Riccardo Bracaloni ha smesso da qualche anno di fare il calciatore professionista, ma non ha mai perso di vista le sorti delle Aquile.

Ora allena in Toscana il Camaiore, formazione d’Eccellenza, ma spesso ripensa a quel Play-Off per la promozione in Serie C1 perso sul neutro di Pistoia.

Oggi è nostro ospite per parlare dello Spezia e di mister Italiano, un allenatore che come dice lo stesso Bracaloni merita più di tutti la massima serie.

Un punto di carattere quello preso dallo Spezia con la Fiorentina…

Sì, partita dopo partita le “Aquile” si stanno adeguando alla categoria. Hanno dimostrato grande carattere e voglia di non mollare mai, quello che serve per mantenere la categoria.

Come ha visto le aquile in questo esordio in massima serie?

La prima partita, giocata per un tempo alla pari con il Sassuolo, ha fatto capire subito le difficoltà della categoria ai ragazzi di mister Italiano. In seguito, partita dopo partita, ho visto la squadra migliorare sempre.

Nzola basterà per sostituire Galabinov o secondo lei lo spezia dovrebbe fare qualcosa sul mercato?

Ma penso che qualche acquisto verrà fatto, almeno a Gennaio se non si vuole ricorrere agli svincolati subito, per migliorare la rosa e per dare all’allenatore più alternative. Infine penso che per la situazione precaria del Covid sarebbe meglio avere una rosa più ampia.

Mister Italiano ha mostrato gioco e idee anche in massima serie. Che pensa del mister aquilotto?

I numeri parlano chiaro, ha fatto bene in tutte le categorie e si merita ampiamente la Serie A dopo tanta gavetta e risultati positivi.

E’ partito dai dilettanti e in quattro anni ha scalato tutte le categorie del calcio italiano. Altri ex giocatori invece hanno avuto la fortuna di partire subito in Serie A o B. Quanto serve la gavetta?

Come detto prima ci sono allenatori che anno dopo anno con risultati positivi scalano categorie, è una cosa sempre più difficile nel calcio moderno perché la meritocrazia non sempre viene applicata. Questo non vuol dire che un ex giocatore non possa subito allenare in serie B/A, anche perché al giorno d’oggi ci sono staff molto ampi.

22 presenze e a rete in maglia bianca. Che ricordi ha dello Spezia?

Ricordi bellissimi, un campionato importante purtroppo finito male nello spareggio playoff di Pistoia con l’Arezzo, ma una tifoseria importante e calda. Anche se era C2 ci faceva sentire importanti come fossimo stati in Serie A.

Cosa fa ora Bracaloni nello sport e nella vita?

Non ho abbandonato il calcio che è la mia passione. Alleno il Camaiore in Eccellenza della Toscana. Il calcio rimane sempre la mia vita.  Poi lavoro come agente vendita per un azienda nel settore abbigliamento promozionale che si chiama NewWawe

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