
Classe, dribbling, visione di gioco, grande personalità e tecnica sopraffina. Non poteva che essere un predestinato, il ‘fante’ spezzino
Giulio Maggiore è un predestinato del calcio. Certi campioni il loro futuro lo hanno scritto negli occhi e nelle giocate che i comuni mortali sono impossibilitati a replicare. Maggiore è uno di questi, uno che al pallone dà sempre del tu e soprattutto ha lo Spezia nel cuore. Maggiore, inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio all’età di cinque anni proprio nello Spezia per poi approdare nei settori giovanili del DLF Le Giraffe e del Canaletto Sepor.
Nell’estate del 2012 il suo passaggio al Milan, ma l’avventura in rossonero dura molto poco, complice anche un infortunio durante il ritiro di Pinzolo, quindi in ritorno nella sua Spezia. Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile, dove spesso si mette in mostra attirando su di sé l’interesse di molti club italiani, ieri il debutto in Serie A nello storico pomeriggio di Udine dove lo Spezia ha centrato la prima vittoria nel campionato di Serie A. Un sogno che si avvera per un ragazzo dai modi gentili, educato e soprattutto molto legato alla propria famiglia.
