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ESCLUSIVA – Caverzan: “A Udine grande prestazione che può dare importante spinta psicologica”

Lo storico “Giotto” si concede in intervista esclusiva a Calcio Spezia. “Tifosi state tranquilli: non si può passare dalla retrocessione a speranze di Europa League. Italiano è un grande allenatore, ma lo Spezia ha bisogno di tornare al “Picco”.

Quando calcia col sinistro sembra un brasilian, Caverzan, Caverzan, “Giotto” Caverzan!“. Dite la verità, se eravate un ragazzo della Curva Ferrovia negli anni tra il 2001 e il 2003 avete letto questo virgolettato canticchiando. In quegli anni il sinistro magico di Andrea Caverzan ha infatti allietato il pubblico dell’Alberto Picco.

Trequartista dal piede mancino educatissimo, con esperienze anche alla Juventus, Caverzan con la maglia N°10 dello Spezia Calcio ha disputato 53 partite di campionato segnando 7 reti, sfornando assist a ripetizione e, soprattutto, allietando la platea dello stadio di Viale Fieschi.

Oggi Caverzan fa l’allenatore nel ponente ligure a livello dilettanstico togliendosi anche ottime soddisfazioni come quella di vincere la Coppa Italia d’Eccellenza con il Finale.

In tutti questi anni il filo che lo lega alle Aquile non si è però mai spezzato. Dopo il successo della “Dacia ArenA” la redazione di Calcio Spezia lo ha voluto contattare per un’intervista esclusiva.

Ieri si è concretizzato un successo in Serie A che alla Spezia si attendeva da 114 anni. Ne è valsa la pena?

E’ stata una grande prestazione e un successo meritato, darà una grande spinta a livello psicologico alla squadra e a tutto l’ambiente.

Dopo la débacle con il Sassuolo gli aquilotti hanno trovato pronto riscatto comandando il gioco anche in inferiorità numerica

Questo è merito dell’organizzazione tattica che il mister ha saputo dare alla squadra nonostante il poco tempo che ha avuto. Per questo credo si sia affidato nella seconda gara a chi conosceva meglio il suo gioco.

In effetti la squadra di Italiano è sempre propositiva quando scende in campo cercando di imporre il proprio gioco nonostante sia una neo promossa. Cosa ne pensa dell’allenatore dei bianchi?

Credo che oltre ad essere un tecnico molto bravo e preparato sia anche molto intelligente. Ho notato che per la prima partita in A col Sassuolo ha sfoggiato l’abito elegante, giacca e cravatta, quasi fosse un dovere per la categoria. A Udine è tornato, sempre elegante, ma con la tuta  molto più usuale per lui quasi volesse per primo dare un messaggio ai suoi ragazzi.. “La festa è finita, in A ci siamo davvero, ora c’è da rimetterci l’elmetto”. Questa partita l’ha vinta lui!

Ma con un Galabinov così manca davvero questo atteso centravanti allo Spezia?

Anche se il bulgaro è partito alla grandissima credo che un centravanti di categoria serva alla squadra e a mister Italiano. Personalmente tra i tanti nomi che circolano spero vivamente che arrivi Llorente.

Dopo questa vittoria come si dovrebbe preparare la sfida al Milan?

Credo che una partita come quella contro i rossoneri si presenti da sola..non parlo di stimoli perché credo che in A tutte le domeniche ne avranno da vendere di stimoli. So solo che una vittoria come quella di Udine è importantissima perché fornisce carica e autostima a tutta la squadra.

Si sbilanci e faccia una previsione: questa squadra può salvarsi?

“Io me lo auguro di cuore, ma al di là delle prestazioni della squadra credo che nell’ambiente, nella città, nei tifosi serva un po’ più di equilibrio come insegna l’annata passata. Leggo i social e in tre giorni siamo passati da non fare un punto a puntare all’Europa League! Ci vorrà tempo anche per il mister inserire i nuovi, quindi serve mantenere il giusto equilibrio pensando sempre che, soprattutto nei momenti difficili, serve essere compatti, squadra e tifoseria.

Ha un ricordo particolare da giocatore allo stadio Alberto Picco a cui è particolarmente legato?

Ma, più che ricordo vorrei fare anch’io un appello per far tornare al più presto a casa lo Spezia. Tanti bei discorsi in campagna elettorale… ora servono i fatti! Lo Spezia deve giocare al “Picco” e con i suoi tifosi, così le possibilità di salvezza cresceranno. Forza Aquile!

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