Intervista dei colleghi de La Nazione al dirigente Doriano Tosi ex direttore sportivo della Reggiana di Alvini e presente allo stadio “Manuzzi” di Cesena per Spezia-Pisa. Ecco le sue dichiarazioni più interessanti.
LO SCOTTO DELLA RETROCESSIONE – “Al di là dei valori dei giocatori è stata un’estate complicata con tanti elementi attanagliati dal mercato. Lo Spezia paga una retrocessione che porta sempre con sé molti problemi e qualunque allenatore avrebbe incontrato difficoltà”
INIZIO DA DIMENTICARE – “Lo Spezia fino alla partita con la Reggiana era molle nella determinazione e negli obiettivi, poi qualcosa è cambiato“.
CONTRO IL PISA – “Ho visto il giusto atteggiamento, la voglia di comandare la partita, questo aspetto si ripercuote sulla difesa. Non a caso sono arrivate meno reti incassate. C’è condivisione del progetto, praticare costantemente un gioco dispendioso è un segnale evidente“.
IL PROBLEMA DEL GOL – “Il gol è un problema, sono i numeri a parlare. Chi vince ha sempre un attaccante da doppia cifra, mentre lo Spezia deve sperare nella crescita di Pio Esposito e nei gol di Moro. Le sensazioni sono comunque positive, ma ora serve solo vincere“.
SU ALVINI – “Se continua a non vincere diventa dura anche per lui perché si vive di impulsi positivi e non tutto è perfetto. Può risollevare la squadra perché i giocatori sono con lui.”
OBIETTIVI – “È presto per parlare, la B ti aspetta fino a febbraio e con tre vittorie si cambia totalmente idea. Bisogna ritrovare equilibrio e qualche successo. Non voglio pensare a uno Spezia in zona rossa, ci sono squadre più deboli. Antonucci, Nikolaou, Amian, Kouda possono fare la differenza e pure Verde, se torna quello della Serie A”