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Lucioni & Ceccaroni, la retroguardia rosanero è a forti tinte aquilotte

Entrambi i centrali difensivi del Palermo hanno un recente passato in maglia bianca e alimentano più di un rimpianto considerando l'attuale difesa delle Aquile

Focus dei colleghi de Il Secolo XIX sulla coppia difensiva del Palermo che regge la retroguardia di Corini e, con un pizzico di malinconia, può anche far nascere qualche rimpianto in casa Spezia visto che si tratta di due ex  aquilotti. Da una parte l’esperto Lucioni e dall’altra lo spezzino DOC (essendo di Lerici, Ndr) Pietro Ceccaroni.

Il primo è giocatore di grandissima esperienza e affidabilità che in riva al Golfo trascorse una sola stagione, ma in cui vinse tutto visto che fu l’anno del famoso “triplete” della squadra allora allenata da Michele Serena. Acquistato nel 2011, parte male venendo anche espulso a Bari in Coppa Italia, ma alla fine cresce esponenzialmente e il suo carisma diventa un’arma importantissima per la risalita in Serie B imponendosi anche come uno dei leader del gruppo. Alla fine saranno 35 partite con 3 gol in maglia bianca.

Oggi 36enne è arrivato al “Barbera” a parametro zero dal Frosinone dopo la conquista della Serie A diventando subito un leader carismatico dei rossonero. Elemento che coniuga forza fisica a sacrificio e grande leadership senza disdegnare qualche zampata in zona gol, ora punta a vincere l’ennesimo campionato e conquistare un’altra promozione sul campo. Con il senno di poi sarebbe servito anche in casa aquilotta visto il rendimento non proprio eccelso della retroguardia di mister Massimiliano Alvini.

La storia di Ceccaroni è diversa, lui è uno spezzino purosangue e si forma nel vivaio aquilotto come fecero i vari Maggiore, Bastoni e Vignali. In Primavera cambia ruolo venendo dirottato dall’esterno al centro della difesa ed è la sua fortuna. Oltre 80 presenze con la formazione Primavera, 37 in Prima Squadra con lo Spezia che non crede del tutto in lui a essere onesti. A rivalutarlo è Mimmo Di Carlo, ma la stagione successiva con Fabio Gallo trova pochissimo spazio e quindi la cessione appare la via giusta.

Dopo una parentesi fugace al Padova si impone al Venezia dove conquista la promozione in Serie A, diventa capitano e gioca il massimo campionato da protagonista pur retrocedendo. La scorsa stagione conquista con il Lecce la permanenza nel massimo campionato, ma non viene confermato dai salentini e quindi riparte dal Palermo dove vuole conquistarsi un’altra promozione.

Insieme all’altro ex aquilotto Lucioni forma una coppia affiatata e forte fisicamente. Un coppia che alimenta qualche rimpianto in casa aquilotta.

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