Attraverso una lunga intervista concessa a PianetaSerieB ed incentrata sul campionato cadetto, il direttore dell’emittente Sportitalia, Michele Criscitiello, si è soffermato anche sul talentino dello Spezia Rachid Kouda. Criscitiello, che ricopre anche il ruolo di Presidente della Folgore Caratese (Serie D – Girone B, ndr), conosce molto bene il centrocampista aquilotto poiché quest’ultimo, per tre stagioni, ha militato proprio nel club brianzolo.
Ecco le dichiarazioni:
FIGLIO CALCISTICO – “Kouda è un mio figlio calcistico: col DS Giovanni Capobianco la Folgore Caratese lo ha cresciutlo. È un ragazzo perbene, intelligente ed io lo prendevo in giro perché prima del Covid era più basso di 20 cm ed al ritrovo al campo ho pensato avesse mandato il fratello e sembrava Pogba”.
RUOLO – “Ha quelle caratteristiche, è una mezzala ed in un 4-3-3 può giocare anche esterno d’attacco: con noi con Emilio Longo lo ha fatto diverse volte facendo anche diversi gol.
PICERNO – “Kouda è destinato ad arrivare e mi fanno sorridere due cose: al Picerno è andato perché c’era Longo ma il club neanche sapeva della sua esistenza”.
SCARSA FIDUCIA IN LUI – “L’unico club che realmente lo ha chiesto è stato il Piacenza che mi ha chiamato diverse volte; poi l’ho fatto vedere a diversi allenatori e direttori di Serie A e B ed in molti non lo hanno ritenuto adatto pensando che io volessi una marchetta calcistica ma invece non hanno capito che volevo dare un consiglio. Nel calcio si arriva sempre tardi: l’ho proposto all’Ascoli, al Pescara, al Lecce, all’Udinese ed a diversi club ma nessuno ha creduto in lui. Solo Scianò, direttore del Piacenza, ha sempre insistito ma non aveva il budget a disposizione”.