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Faccini: “Le Aquile devono tifare per la vittoria in Europa League della Roma”

Nato a Verona, ma ex giocatore dello Spezia per due anni e della Roma dove vinse lo Scudetto: “A Spezia due anni bellissimi. Siglai il gol salvezza all’ultima giornata al Carpi con la Curva Ferrovia in costruzione

Veronese di nascita, ma ex attaccante dello Spezia dove chiuse la carriera militando due stagioni in Serie C1 – Girone A con 8 gol in 41 partite disputate.

Il classe ’61 Paolo Alberto Faccini era la classica prima punta che in carriera vanta anche uno Scudetto con la Roma di Nils Liedholm.

L’ex aquilotto è intervenuto in intervista sulle pagine de Il Secolo XIX, ecco alcuni dei passaggi pi interessanti delle sue dichiarazioni ai colleghi.

Ho il cuore a Verona dove sono nato, ma ho ricordi bellissimi di Spezia e dello Spezia dove ho chiuso la carriera in Serie C1. Lunedì sera ero a Brancaccio a cena con Carletto Ancelotti e altre bandiere di quella squadra fantastica per festeggiare i 40 anni dallo scudetto.”

TROPPI STANIERI –Ai miei tempi arrivavano in squadra due-tre campioni veri, oggi si tende a favorire stranieri rispetto a nostri giocatori di pari valore, con effetti evidenti sulle rappresentative azzurre

LA SFIDA DELL’OLIMPICO CON LA ROMA – «Se la Roma vince l’Europa League è probabile che domenica possa essere un po’ meno motivato: se vinci un trofeo così importante è ovvio che al rientro in Italia giovedì hai ancora voglia di festeggiare, le motivazioni sono importanti ma penso che comunque domenica Mou metterebbe in campo una squadra competitiva, per rispetto delle regole, dell’avversario e dei tifosi che saranno numerosissimi per il saluto finale del campionato. Se invece la Roma perdesse la finale di Coppa e restasse in corsa per l’Europa allora…la vedo dura»

MILAN-VERONA – «Idem come sopra, c’è molta attenzione al rispetto delle regole sportive nella nostra serie A, lo dimostra anche il pareggio in extremis al 96′ dell’Empoli contro il Verona».

L’ESPERIENZA IN MAGLIA BIANCA – «Benissimo: ho concluso la carriera in C1 siglando il gol salvezza all’ultima giornata contro il Carpi sotto la curva Ferrovia in costruzione. Rimasi impressionato dall’attaccamento dei tifosi alla squadra, pur venendo da piazze più capienti, lo sentivi al Picco questo particolare sentimento attorno a noi. Il primo anno dovevamo vincere il campionato di C1 con Ferruccio Mazzola ma non ci siamo riusciti, il secondo anno con Claudio Onofri alla fine fu una buona annata».

MAI IN GIALLOBU IN CARRIERA – «Da piccolo giocavo nello San Zeno, una squadra giovanile della città, dove sono transitati Tommasi e Masetti, ero nelle brigate gialloblù con bomber Zigoni come idolo, poi a 13-14 anni mi aveva prelevato la Roma Primavera e sono rimasto lì prima di iniziare il tour in tanti stadi di serie B e C».

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