Il terzino francese, dopo 28 presenze, sarà assente al “Via del Mare” perché squalificato: “Tutti insieme riusciremo a mantenere la Serie A, dovremo continuare a lottare insieme“
La quinta ammonizione ricevuta nella sfida contro il Milan per un’entrata su Origi gli è costata la squalifica e quindi Kelvin Amian non ci sarà domenica all’ora di pranzo nella sfida in casa del Lecce, un match delicatissimo in ottica salvezza.Un bel problema per mister Leonardo Semplici.
Un problema che apre una voragine sulla corsia di destra considerando che Emil Holm ha finito anzitempo la stagione per infortunio e che Salva Ferrer non è quasi mai stato preso in considerazione né da Gotti, prima, né da Semplici dopo totalizzando appena quattro spezzoni di presenze in questo campionato.
Le possibili soluzioni in caso di conferma del 3-5-2 sono, oltre al terzino iberico, lo spostamento sulla corsia di uno tra Gyasi o Zurkowski, anche quest’ultimo appena rientrato contro il Milan dopo una lunga assenza per infortunio.
Intanto proprio Amian è intervenuto ai microfoni del collega Fabio Bernandini intervistato sulle pagine de La Nazione.
UN FALLO CHE NON AVREBBE MERITATO IL GIALLO – “Mi dispiace veramente tanto aver ricevuto la squalifica per la partita importantissima di Lecce perché avrei voluto dare il mio contributo. Erano già sette partite che questa diffida andava avanti, ho fatto di tutto per non prendere il giallo, ma alla fine nel match contro il Milan è arrivata l’ammonizione fatale. In quel momento ho provato delusione perché, secondo me, era un fallo che non avrebbe meritato il giallo, ma non possiamo riavvolgere il nastro, bisogna accettare la situazione. Farò il tifo da fuori per i miei compagni, ho grande fiducia in ciascuno di loro, siamo un gruppo molto unito e chiunque giocherà al mio posto sono sicuro che sarà autore di una grande prestazione“.
MAI ARRENDERSI – “I giochi si possono dire chiusi solo quando lo dice la matematica, fino a quel punto guai a pensare che sia finita. Dopo il ko di Cremona non abbiamo mai pensato che le speranze fossero finite, sapevamo che sarebbe stato tutto ancora possibile e, altresì, che avremmo dovuto dare di più nelle restanti partite. Penso che tutti insieme, i dirigenti, i giocatori e tutte le persone vicine al club, riusciremo a mantenere il club in serie A: nessuno dovrà arrendersi, tutti dovremo continuare a lottare uniti“.
IL TIFO AQUILOTTO – “Non avevo dubbi sul sostegno della nostra gente. Giocare al ‘Picco’ è bellissimo perché i tifosi ci sono vicini e fanno molto rumore, ci danno tanta forza. Sui due gol contro il Milan sono impazzito di gioia, ero troppo felice perché si era creata un’atmosfera fantastica, ho provato emozioni indescrivibili che ricorderò per sempre“.
RUSH FINALE – “Onestamente, dopo la sconfitta di Cremona, sapevamo che avremmo dovuto affrontare quattro gare decisive. Una l’abbiamo vinta, ora ne mancano tre. E io credo fortemente in noi, credo in noi al 10mila per cento“.
A LIVELLO PERSONALE – “Penso di esser migliorato molto a livello difensivo, soprattutto nell’uno contro uno, mentre devo davvero crescere dal punto di vista offensivo nei cross e nei tiri anche perché arrivo sempre ad un passo dalla rete ma non riesco mai a gonfiarla“.
IL GOL CHE CONTINUA A MANCARE – “Sbaglio l’ultima mossa dove devo fare molto meglio. Non direi che sono sfortunato, devo proseguire e lavorare ancora più sodo sotto questo aspetto“.
