Inizialmente in panchina, ma il suo ingresso assieme a quello di Kastanos coincide con il momento peggiore della Salernitana al “Picco”

In ballottaggio con Vilhena alla fine ha dovuto inizialmente accontentarsi della panchina per poi entrare in quello che è stato il momento peggiore della sua Salernitana con lo Spezia che attaccava a spron battuto, che ha trovato il pareggio con Shomurodov, colpito una traversa con Maldini un palo con Ekdal e costretto Ochoa a un paio di interventi importanti.

Al suo ingresso in campo si sono sentiti anche numerosi fischi, ma alla fine è stata maggiore l’indifferenza con il pubblico del “Picco” che continuava a spingere la propria squadra per cercare di arrivare almeno al pareggio dopo l’autorete di Caldara.

Insomma non è stato proprio il ritorno che si poteva immaginare quello di Giulio Maggiore (nella foto anticipato da Amian, Ndr) nel “suo” stadio, in quello stadio che lo ha visto scendere in campo in 188 occasioni con la maglia bianca protagonista assoluto di una promozione in Serie A e due salvezze, la seconda con la fascia di capitano al braccio sinistro.

Paulo Sousa ha detto in conferenza post partita che ha inserito Maggiore (e Kastanos, Ndr) perché in quel momento aveva bisogno di maggior palleggio da parte della sua squadra, ma quel palleggio alla fine non si è visto e anzi è venuto fuori il peggior momenento dei granata campani con i cambi effettuati dal tecnico portoghese.

Alla fine un punto a testa che lascia rammaricati entrambi gli schieramenti, anche se lo Spezia ha fatto oggettivamente di più considerando i due legni colpiti.

La speranza è che anche l’anno prossimo il “Picco” possa accogliere da avversario Maggiore: vorrebbe dire che Spezia e Salernitana avranno centrato entrambe il proprio obiettivo.