L’ex N°10 dello Spezia torna in campo per la terza volta dopo essersi ritirato all’età di 45 anni

Quarantacinque primavere, ma sentirsene la metà e così l’indimeticato ex aquilotto Ighli Vannucchi decide che non è ancora arrivato il momento di appendere gli scarpini al fatidico chiodo e torna in campo.

Lo farà con il suo amato N°80 sulle spalle, il numero di maglia che ha sempre indossato quando non era disponibile la classica N°10 che per un fantasista della sua classe era la maglia più naturale da indossare.

Lo farà dai campi di periferia scendendo nel torneo di III Categoria della Toscana con la compagine della Folgore Segromigno nel torneo della provincia di Lucca.

L’esordio con la maglia giallorossoblu è previsto per il prossimo 3 dicembre quando l’ex fantasista dello Spezia tornerà a deliziare una ristretta, ma sicuramente appassionata platea calcistica.

Il primo “ritiro” dal calcio era avvenuto nel 2015 con la maglia del Real Forte Querceta in Eccellenza toscana.

Il richiamo del campo era però stato troppo forte e nel gennaio 2019, a 41 anni, eccolo tornare in campo in II Categoria con l’Unione Quiesa Massaciuccoli in II Categoria.

Infine ecco l’esperienza in III Categoria con l’ASD Spianate Calcio, squadra in cui militò a fianco di suo figlio Niccolò trovando anche la gioia di segnare entrambi nella stessa partita, oltretutto da ex nel confronto con l’Unione Queiesa Massaciuccoli terminato 8-3 con doppietta di Ighli e segnatura singola di Niccolò.

«Sì – ammette Vannucchi ai microfoni del Corriere Fiorentino – alla fine vengo sempre richiamato dalla vocina interiore che mi riporta in campo. E comunque, in Terza Categoria riesco ancora a disegnare geometrie divertenti. Categoria, tra l’altro, che ho scoperto tre anni fa e che fa parte di un mondo amatoriale, fatto di passione e amici che fanno parte di una squadra nella quale si crea una grande collaborazione di gruppo. Tutto questo significa rivivere il sogno di bambino, di quando si giocava per il gusto di divertirsi. Il calcio che tutti sognano da ragazzini, quando si inizia a tirare i primi calci ad un pallone senza pensare al futuro, ma solo a vivere il momento con gli amici e ridere e scherzare nello spogliatoio. Cosa che, col professionismo, cambia…».

Gli scarpini sì, ma senza dimenticare l’altra sua grande passione ossia la pesca.

«Assolutamente no, quella è una sorta di mini professione che portiamo avanti con Gianfranco Monti. – racconta se,pre ai colleghi del Corriere Fiorentino – Insieme ci divertiamo a coinvolgere gli italiani con le nostre dirette social in questa passione, nella maniera più giusta e più ludica possibile, ovvero quella di due amici che vanno a pesca, sul fiume, e dopo si fermano a fare delle grandi mangiate. Questo, però, con un grande rispetto nei confronti dei pesci che, dopo un bacino, rilasciamo immediatamente in acqua».

Nello Spezia Vannucchi, fortemente voluto dall’ex patron Gabriele Volpi, disputò una stagione e mezza con 40 presenze 7 gol e 2 assist, ma soprattutto con tante giocate mozzafiato che infammarono il folto pubblico dell’Alberto Picco tra il 2010 e il 2012 terminando con l’agognata promozione in Serie B nonostante la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro.