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Ieri possibili rinforzi, domani avversari: Gotti ritrova Walace e Arslan

Il brasiliano è un punto di forza di mister Sottil, il turco di Germania quando entra si fa sentire. Il loro arrivo avrebbe “allungato” una coperta ancora troppo corta nel reparto mediano aquilotto

Appena arrivato sulla panchina dello Spezia mister Luca Gotti avrebbe voluto portare con sé almeno uno di due giocatori che stanno ora facendo le fortune di mister Sottil nel centrocampo dell’Udinese.

Stiamo ovviamente parlando di Walace e Arslan.

Il recuperatore di palloni dall’ottima visione di gioco

In particolare il regista brasiliano dell’Udinese è uno dei migliori, per statistiche, nel proprio ruolo in questa prime 13 giornate di Serie A e anche contro il Lecce venerdì scorso, in una gara non brillante per la sua squadra, è stato comunque il migliore in campo.

Il 27enne di Salvador, pescato dall’Udinese nelle fila dell’Hannover nel 2018/2019, fu uno dei punti fermi della squadra di Gotti con cui giocò 68 delle 76 partite nei due campionati con l’attuale allenatore dello Spezia.

Quest’anno è sempre stato titolare e si è confermato come vero e proprio equilibratore per il gioco di Sottil.

Recupera palloni, è in vetta a questa speciale classifica in Serie A, e li smista in maniera ordinata facendo ripartire l’azione.

Il turco di Germania

Anche Arslan era uno degli obbiettivi estivi dello Spezia che, come Walace, tramontò però abbastanza in fretta.

Il 32enne tedesco di Paderborn, di chiare origini turche, a differenza del collega brasiliano non è un titolare inamovibile di mister Sottil, ma quando gioca si fa chiaramente sentire.

Titolare nell’ultima partita contro il Lecce ha finora disputato 12 partite (solo 4 da titolare, Ndr) realizzando anche una rete, quella del definitivo 3-1 contro l’Inter alla “Dacia Arena“.

Anche lui era uno dei “fedelissimi” di Gotti disputando con l’attuale allenatore dello Spezia 64 partite in due anni con 4 gol e 2 assist.

Solitamente Sottil lo impiega come mezzala sinistra in un ballottaggio che vede spesso prevalere Makengo quando l’allenatore bianconero vuole una squadra più fisica.

Trattative sfumate e domani avversari

Almeno uno dei due giocatori se fosse arrivato avrebbe portato quella qualità che a oggi un po’ manca nel centrocampo aquilotto: il loro arrivo avrebbe soprattutto “allungato una coperta corta” in mezzo.

Dall’addio di Maggiore infatti non è arrivato nessuno di tale qualità e togliendo Bourabia, Ekdal (dopo il lungo recupero dall’infortunio, Ndr) e Agudelo è evidente che manchi qualcuno nella mediana dello Spezia.

Basti pensare che a San Siro sabato sera è entrato il giovanissimo Ellertsson e proprio lui ha perso banalmente davanti alla difesa il pallone che poi Giroud ha trasformato nel gol vittoria per il Milan al 90°.

Insomma, da sogni estivi di mercato ad avversari in campo domani pomeriggio il passo è stato breve, anzi brevissimo.

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