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Luca Gotti: “A Napoli cambierò qualcosa. Dispiaciuto per l’addio di Pecini”

Il tecnico dello Spezia ha presentato la sfida con i partenopei. Qui le sue parole.

Si è da poco conclusa la conferenza stampa di Luca Gotti. Ecco le dichiarazioni del trainer aquilotto alla vigilia del delicato impegno con il Napoli:

L’ADDIO DI PECINI – “Sono dispiaciuto per quanto accaduto. E’ stato un fulmine a ciel sereno, non avevo segnali che potesse succedere e che ci fossero frizioni”.

SITUAZIONE INFORTUNI – “Non abbiamo grandi miglioramenti. Oggi Strelec tornerà ad allenarsi per la prima volta dopo una settimana di febbre, conto di poterlo avere a Napoli. Per gli altri ci sono progressi per i tempi di recupero, che però sono più ampi rispetto all’immediato”.

CAMBIAMENTI IN VISTA – “Qualcosa cambieremo, perché il Napoli ce lo impone. È una delle poche squadre che riesce ad associare possesso palla e movimento della palla nello stretto, fino a crearsi presupposti per l’attacco alla profondità con attaccanti veloci, cosa che noi abbiamo pagato nell’ultima partita. Dovremo stare attenti e cercare di concedere il meno possibile”.

LA GARA DI DOMANI E LA CLASSIFICA – “A Napoli non si può giocare a mente libera ma ogni partita è importante, va giocata, il calcio regala eventi inaspettati come successo negli ultimi due anni. Per quanto riguarda i punti, con il calendario così complicato, direi che sono congrui. C’è comunque un pizzico di amaro in bocca, avremmo potuto avere una classifica migliore ma quanto fatto è fatto. Guardiamo avanti”.

L’ACCORDO CON IL CHELSEA PER IL RUOLO DI AMPADU – “L’accordo non era solo con Tuchel, più con il club, che ritiene Ethan di grande prospettiva. Cercherò di impiegarlo nel modo migliore, mi ha dato grande disponibilità e domani sarà disponibile. Confido di utilizzarlo in difesa”.

I MOVIMENTI SOCIETARI – “Questa settimana è coincisa con la separazione con Pecini, che è la persona che mi ha portato qui. Con lui siamo buoni conoscenti da anni ed in questi mesi si è rafforzato il rapporto. Nel corso della settimana ho parlato in più occasioni con la società, che ha voluto darmi segnali di gradimento in merito al lavoro che stiamo facendo e segnali che fanno capire che non ci sarà nessun disimpegno. Che ci siano stati problemi di comunicazione e che non si siano completate le cose che avevamo in mente con Pecini è un fatto. Ora abbiamo dieci partite, la società non ha intenzione di abbassare il livello della squadra e avremo uno Spezia sempre più competitivo”.

I GOL DI ARNAUTOVIC – “La difesa era troppo alta per quelle due situazioni. Anche in altre partite abbiamo tenuto la difesa alta ma abbiamo letto in maniera corretta le situazioni. Dobbiamo migliorare i nostri meccanismi, le nostre letture, non mi è sembrato un problema di reparto, ma una lettura individuale”.

IDENTITA’ DI GIOCO – “Se oggi affrontassimo la trentottesima di campionato lo faremo in una certa maniera ma siamo alla sesta partita, dobbiamo darci identità. Per quello non ero contento a Milano, perché non si era fatto il passo in avanti sull’identità. Il percorso porta benefici e ti fa anche perdere punti, cercando la gestione del campo vorremo fare un piccolo passo avanti”.

PIANO B – “In Serie A io sono convinto che le cose debbano essere fatte bene. Se cambi perdi gli aspetti che vanno ad arricchire l’idea iniziale. L’ho detto, saremo costretti ad affrontare il piano B e lo metteremo in campo nel modo più efficace possibile. Terremo comunque il lato buono del percorso fatto e proporremo qualche alternativa di salvataggio”.

I CONTATTI CON LA PROPRIETA’ – “Terminata la lunga riunione con la società, Pecini mi ha subito chiamato per avvertirmi. Allo stesso modo anche la proprietà mi ha chiamato, sentendo l’esigenza di farmi sapere il proprio pensiero. L’ho detto prima”.

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