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Calciomercato Spezia “Fase 2”: cosa manca alle Aquile?

Un centrocampista e un centravanti potrebbero essere gli ultimi colpi aquilotti in chiusura di mercato

Dopo la sfida di “San Siro” contro l’Inter, su cui ora è giustamente focalizzata l’attenzione, mancheranno 12 giorni alla chiusura di un mercato che ha visto lo Spezia inserire, al momento, una decina di volti nuovi in rosa.

Passato la sfida di Milano il Direttore dell’Area Tecnica Riccardo Pecini, il suo braccio destro Mattia Biso e il direttore sportivo Melissano cercheranno di raccogliere le occasioni degli ultimi giorni di mercato.

Cosa manca allo Spezia?

E allora cosa manca allo Spezia prima che il mercato si chiuda ufficialmente?

Ammesso, e non concesso, che sia Kiwior che Nikolaou vengano blindati nonostante le numerose offerte di mercato il reparto difensivo è quello che dà maggiori garanzie.

La difesa, tutto sommato, potrebbe rimanere anche così a meno che non vi sia la cessione di Elio Capradossi richiesto in Serie B da Benevento, Frosinone e Parma.

Rimane comunque in “stand-by” la trattativa per il jolly gallese Ethan Ampadu che il Chelsea non ha ancora deciso se liberare o meno.

Le Aquile si trovano al momento in vantaggio avendo da tempo instaurato colloqui con i “blues” per questa trattativa.

Certo vi è da registrare la concorrenza della Cremonese e soprattutto l’Empoli hanno portato avanti trattative per Ampadu e che in patria piace al Wolverhampton, Crystal Palace e Hull City.

Il suo ingaggio sarebbe però una vera manna anche dal punto di vista tattico potendo il ragazzo gallese ricoprire il ruolo di difensore centrale, di mediano davanti alla difesa e alla bisogna anche di esterno destro.

Un altro possibile acquisto su cui si è ragionato, ma che appare lontano dal radar aquilotto è quello dello spezzino Luca Ranieri rientrato a Firenze dal prestito alla Salernitana.

Centrocampo

A centrocampo, in attesa dei migliori Ekdal e Kovalenko, si potrebbe cercare una vera e propria occasione.

Perché se è vero che il ritorno dell’ucraino dall’Atalanta, che agirà da mezzala, copre di fatto la partenza di Maggiore, è altrettanto vero che Pecini & Co. non vogliono farsi scappare una possibile occasione.

Il preferito al momento è quel Szymon Zurkowski che farebbe probabilmente fare il definitivo salto di qualità alle Aquile.

Mezzala che sa inserirsi nella scorsa stagione ha siglato 6 reti e servito 3 assist con la maglia dell’Empoli.

E’ nazionale polacco proprio come i vari Reca, Kiwior e Dragowski che ritroverebbe in maglia bianca

Italiano però sembrerebbe volerlo trattenere in rosa e su di lui vi è anche l’interesse dello stesso Empoli.

I toscani di Zanetti potrebbero poi essere facilitati dall’inserimento dello stesso come contropartita tecnica nella trattativa Bajrami.

Benassi invece è stato offerto proprio dai viola allo Spezia, ma pur essendo un elemento duttile e di grande esperienza non sembra interessare in Via Melara.

Troppo alto l’ingaggio di circa 1.1 milioni a stagione percepito a Firenze.

Sempre a Firenze si guarda a Duncan, ma anche in questo caso il discorso è simile: il giocatore piace a Italiano e guadagna poi 1.3 milioni a stagione.

Strada che appare quindi sbarrata ancora prima di iniziare.

Il reparto offensivo

Proprio negli ultimissimi giorni di mercato si potrebbe poi cercare un ulteriore elemento per rimpinguare il pacchetto offensivo che al momento comprende Nzola, Verde, Antiste, Strelec e Daniel Maldini.

Serve una punta con caratteristiche simili a Nzola, ma che alla bisogna possa anche giocargli accanto.

A possedere tutte queste caratteristiche è un giocatore che indossa, guardacaso, ancora la maglia viola ossia quel Christian Kouamé appena rientrato dal “prolifico” prestito all’Anderlecht (LEGGI QUI).

Il giocatore puà agire sia da prima punta che da seconda punta e perfino da esterno d’attacco come lo ha schierato Italiano alla prima giornata di campionato dove ha messo a referto un assist.

Proprio l’ex tecnico aquilotto ha fatto capire al nazionale ivoriano che a Firenze potrebbe ritagliarsi spazio pur partendo come quinta scelta nei due esterni d’attacco o terza scelta da centravanti.

Per conoscerne il futuro bisognerà aspettare il ritorno dei preliminari di Conference League con il Twente dopo che l’andata ha visto ieri la Fiorentina battere per 2-1 gli olandesi.

L’alternativa che appare affascinante e perfetta per il gioco di Gotti, ma anche di difficile realizzazione, porta a Milan Djuric.

Il centravanti è arrivato a parametro zero all’Hellas Verona dalla Salernitana.

Il “pennellone” bosniaco è indietro nelle gerarchie di Cioffi, sempre più in bilico la sua panchina, che gli preferisce Henry e Lasagna.

Una sua partenza al momento non è preventivata, ma se continuasse a mordere il freno l’attaccante potrebbe chiedere la cessione.

Anche perché a Verona, che in rosa ha pure l’ex aquilotto Piccoli, Stepinski e Tupta, sta per arrivare Yayah Kallon dal Genoa.

In caso di cambio di allenatore invece Djuric continuerebbe a giocarsi le sue carte a Verona.

Infine si è fatto il nome del serbo Lazetic in uscita dal Milan per fare esperienza.

Canale privilegiato con la società rossonera dopo gli affari Caldara e Daniel Maldini, ma il giocatore non ha propriamente le caratteristiche ricercate.

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