Le parole del commissario tecnico della Nazionale italiana, che presenta la sfida di domani contro i campioni del Sud America, annunciando quello che sarà il futuro prossimo dell’Italia azzurra
Si volta pagina. La gara di domani tra Italia e Argentina segnerà una sorta di spartiacque tra il primo e il secondo Mancini. Il ct della Nazionale italiana, infatti, presenta così la gara.
“Sarà la gara che chiuderà un ciclo”, spiega il commissario tecnico azzurro, “ciò non vuol dire che andranno via 15-20 giocatori, ma inseriremo dei giovani per capire quanto valgono e se potremo contare su di loro per il futuro. Intanto devo continuare a scegliere i giocatori sempre con un criterio logico, poi servirà coraggio perché sarà un gruppo più giovane che andrà supportato in modo diverso. Anche questa sarà una cosa bella da fare. È un grande piacere essere qui. Nemmeno 12 mesi fa eravamo qui a festeggiare e per questo motivo c’è anche un po’ di emozione. Le emozioni mitigano il magone per la mancata qualificazione ai Mondiali? Mica tanto. È bello giocare questa partita, Italia-Argentina è una classica del calcio mondiale e sarà il tributo anche a tanti giocatori. Sarà sicuramente una bella partita e una grande emozioni. Maradona? Ho avuto la fortuna di giocarci tanti anni contro ed è stato un grande onore per noi italiani e per i napoletani in particolare. Sarà molto emozionante, che Diego non sia qui con noi è un grande dispiacere e sarà bello ricordarlo domani”.