Con il mercato bloccato ci sarà da rivalutare quei giovani che erano un po’ stati accantonati in questa stagione. Oltre che dai due attaccanti ci si aspetta il salto di qualità anche da Sher e Podgoreanu
Con la mannaia del calciomercato bloccato per altre tre sessioni, a meno di buone novelle a fine giugno dal TAS di Losanna, lo Spezia del futuro deve per forza di cose passare non solo da quei giocatori che rientreranno dai prestiti (LEGGI QUI), ma anche da quei giovani che per un motivo o per l’altro in questo primo campionato di Serie A non sono stati ancora protagonisti.
Insomma quei giocatori che Thiago Motta ha inizialmente utilizzato, ma che poi sono finiti ai margini del progetto tecnico aquilotto.
Anche in quest’ottica potrebbe essere letto, almeno in parte, il possibile cambio in panchina tanto ventilato in vista della prossima stagione.
Il giocatore più costoso della storia dello Spezia
Strappare Janis Antiste al Tolosa non è stato facile ed è stato fatto con un esborso di quasi cinque milioni di euro tanto da diventare il giocatore più costoso della storia ultracentenaria dello Spezia.
Il talentino francese, a cui si è interessato anche il Sassuolo, era partito fortissimo con ottime prestazioni in serie anche contro Milan e Juventus.
Alla fine però la rete contro i bianconeri all’andata rimane l’unica della sua stagione e via via che la stagione si inoltrava Antiste è finito sempre più fuori dai radar per poi essere ripescato nel finale ed utilizzato per spezzoni di gara.
Un campionato al di sotto delle attese quindi, ma il talento è indiscusso: nella prossima stagione per il bene delle Aquile bisognerà metterlo nelle condizioni di poterlo esprimere al meglio.
Il centravanti della Slovacchia finito a fare l’ala
Un giocatore che era arrivato con grandi speranze è sicuramente David Strelec.
Prelevato appena 20enne dallo Slovan Liberec, con Mraz come contropartita tecnica, è anche il centravanti della Slovacchia dopo l’ottimo rendimento tenuto con l’Under21.
In maglia bianca, inutile negarlo, ha finora deluso se si esclude la vittoria del “Picco” sulla Salernitana in cui ha realizzato un grandissimo gol per il momentaneo 1 – 1.
Non tutte le colpe sono sicuramente da addossare al giocatore visto che è spesso finito fuori ruolo a fare l’esterno, ma una rete in appena dieci presenze è un bottino troppo misero per lui.
Nella prossima stagione, soprattutto con il mercato bloccato, ci sarà bisogno dei suoi gol e lui dovrà farsi trovare maggiormente pronto, magari nel ruolo naturale.
Il regista svedese
Aimar Sher è il più giovane della truppa aquilotta della Prima Squadra: quando quest’estate sbarcò in maglia bianca aveva appena 18 anni.
Di lui dalla Svezia si diceva un gran bene tanto che anche Zlatan Ibrahimovic si era espresso positivamente sul suo ingaggio da parte dello Spezia.
Nazionale svedese Under21 arrivava dall’Hammarby con cui aveva già disputato 37 partite con 1 gol nella Serie A svedese a cui sommava 7 presenze con il Frej Taby nel campionato cadetto.
Visione di gioco, pulizia nei passaggi e buona impostazione le referenze dalla Svezia che in Serie A non è però riuscito a mettere in mostra disputando solo il secondo tempo della netta sconfitta del “Bentegodi” contro il Verona.
Thiago Motta lo considerava, probabilmente a ragione, ancora troppo acerbo: anche per lui si spera che l’anno di apprendistato sia stato sufficiente e che la prossima stagione, per il bene dello Spezia, possa bruciare le tappe.
Il mancino israeliano
Molto giovane anche Suf Podgoreanu strappato alla Primavera della Roma e che ha fatto un po’ la spola tra Prima Squadra e Primavera aquilotta.
Appena cinque presenze in Serie A con 1 assist all’attivo: il ragazzo ha colpi, ma sembra ancora acerbo.
Anche da lui ci si aspetta un cambio di passo nella prossima annata.