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L’Editoriale – Lo Spezia è salvo: diamo a Pecini quel che è di Pecini

Dopo le critiche mosse il responso del campo è stato chiaro e il Direttore Sportivo Aquilotto ha vinto quasi tutte le sue scommesse

Aspramente criticato per il calciomercato estivo messo in atto Riccardo Pecini è uno dei “tanti vincitori” all’interno della grandissima stagione dello Spezia chiusa come l’anno precedente con la conferma della categoria a una giornata dal termine del campionato di Serie A.

Il Direttore Sportivo ha vinto molte delle sue scommesse e ha gettato “germogli” che potrebbero dare frutti nelle prossime stagioni.

Dovendo operare tra mille difficoltà e con lo spettro di quattro sessioni di mercato bloccate l’ex dirigente della Sampdoria ha portato in maglia bianca tanti elementi che hanno subito messo in mostra il proprio valore.

Le scommesse già vinte

Basti pensare che 5/11 della formazione tipo di Thiago Motta sono nuovi elementi arrivati in estate.

Tre quarti di difesa con Amian che, prelevato dalla serie B francese, si è dimostrato giocatore completo ed abile in entrambe le fasi del gioco.

Il centrale difensivo Nikolaou scambiato con Ismajli, un’operazione per cui Pecini è stato sommerso dalle critiche.

A conti fatti il centrale ellenico si è preso il posto da titolare ed è cresciuto partita dopo partita dimostrando anche un tocco educato con il mancino.

Non a caso su di lui hanno posato gli occhi Atalanta e Lazio. Con il senno di poi per un Ismajli che non è in pratica mai stato titolare a Empoli tutti i torti Pecini non li aveva.

Infine a sinistra ecco Arkadiusz Reca con un’operazione di prestito che si tramuterà in definitiva quest’estate. Dopo i problemi iniziali il polacco ha preso in mano la fascia sinistra sfoderando buone prestazioni e confezionando assist preziosi.

Passando a centrocampo ha trovato spazio il giovane e semisconosciuto Kiwior.

Pecini lo seguiva da un paio di stagioni dallo Zilina formazione da cui aveva già scoperto Skriniar portandolo alla Sampdoria.

Anche qui giù critiche, ma alla fine Kiwior è diventato l’elemento di equilibrio della squadra in assenza di Leo Sena e pensare che di ruolo è un centrale difensivo.

Il ragazzo è talmente cresciuto da passare dall’Under21 polacca alla Nazionale maggiore.

Infine ecco Rey Manaj preso in prestito dal Barcellona l’ultimo giorno di mercato. Anche in questo caso Pecini ci ha visto lungo con un centravanti che è diventato l’anima della squadra capace di proteggere la palla e far salire i compagni.

Un guerriero di quelli che piace alla gente del “Picco” per la garra che mette in campo divenuto presto un beniamino del tifo aquilotto.

Il suo riscatto per appena 2.7 milioni sembra ora un ottimo affare.

Infine non sempre titolare, ma diciamo “dodicesimo uomoKevin Agudelo che era rientrato al Genoa dal precedente prestito aquilotto.

Nuovo prestito per lui e riscatto ridefinito a cifre più basse da poter esercitare questa estate.

Le leve per il futuro

Al netto di qualche possibile errore vedi un Kovalenko che non ha mai reso quanto sperato, ma che tornerà comunque all’Atalanta così come Colley o un Bourabia continuamente fermato dai problemi fisici che difficilmente verrà riscattato e un Salcedo che rientrerà senza troppi rimpianti all’Inter, Pecini ha anche gettato semi per il futuro portando a casa a titolo definitivo giovani che si spera siano di avvenire.

Antiste per esempio soprattutto nella prima parte di campionato ha mostrato numeri importanti e potrebbe definitivamente maturare la prossima stagione.

Ecco poi Strelec centravanti che in pratica non ha mai giocato nel suo ruolo naturale, ma che ogni tanto ha fatto vedere sprazzi di talento. E’ se è titolare della Nazionale del suo paese si spera anche per lui in una crescita.

Ancora più giovani Sher e Podgoreanu. Il primo ha detta di molti ha una grande visione di gioco, ma al primo campionato fuori dalla Svezia ha un po’ pagato l’adattamento.

L’esterno israeliano ha bisogno di minuti in campo, ma anche di tempo per crescere quindi tutti giocatori validi per il futuro soprattutto se ci sarà ancora la mannaia del blocco del mercato sulle teste aquilotte.

Infine Hristov ha dimostrato con le ultime uscite una netta crescita e si candida come erede di Erlic, mentre Nguiamba ha giocato veramente troppo poco per essere giudicato.

I prestiti che diventeranno acquisti anche con il mercato bloccato

Pecini ha anche acquisito e mandato in prestito giocatori alle altre formazioni del gruppo Platek.

Emil Holm terzino della formazione Under21 della Svezia ha finora veramente ben impressionato con il SonderjyskE nonostante una stagione difficile per la formazione danese.

In Italia piaceva all’Empoli, ma dallo Spezia hanno risposto picche: lo svedese farà parte della rosa aquilotta la prossima stagione.

Con lui c’è anche la mezzala o centrale di centrocampo Emil Kornvig fisicamente strutturato sa inserirsi e ha già segnato qualche gol in questa stagione di Superligaen.

Anche lui potrebbe far parte della rosa aquilotta la prossima stagione.

Ha ben impressionato anche l’esterno d’attacco portoghese Leo Sanca che con il Casa Pia ha vinto la Serie B portoghese.

Meno bene invece il compagno Bozhanaj che non è riuscito a mettersi in mostra.

In Slovacchia ha invece vinto il campionato Samuel Mraz l’attaccante 25enne prelevato in estate dall’Empoli e mandato in prestito allo Slovan Bratislava come contropartita nell’affare Strelec.

Mraz, a una giornata dal termine del torneo, ha segnato 10 reti tra campionato e Coppe: lo Slovan potrebbe riscattarlo oppure a fine stagione potrebbe rientrare alla base.

Oltre a questi ci sono anche altri elementi in molte altre squadre, ma questi quattro ragazzi sembrano al momento i più pronti.

Critiche immeritate

Insomma siamo certi, come lo eravamo già la scorsa estate (LEGGI QUI), che le critiche mosse a Pecini siano del tutto immeritate e che la squadra abbia dimostrato sul campo anche il buon lavoro di chi ha condotto il mercato.

Se poi la più grande critica che si è stati capace di muovere a Pecini è quella di un dirigente che è un bravo scout, ma non un Direttore Sportivo basta vedere in che Società ha operato in precedenza e che razza di giocatori ha scoperto da Mbappè a Skriniar passando per Modric e Berbatov o ancora Icardi e Martial giusto per citarne qualcuno.

Insomma invece di criticare ci sarebbe da ringraziare lui per il lavoro svolto e la famiglia Platek per aver portato un dirigente del suo calibro nel nostro amato Spezia!

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