L’ex tecnico dello Spezia ha parlato della delicata sfida tra le aquile ed i lagunari attraverso il “Corriere del Veneto”.
Michele Serena è uno dei doppi ex della delicata sfida salvezza Spezia-Venezia, in programma per Sabato 4 Aprile alle ore 15 al “Picco”.
Serena infatti, oltre ad aver guidato le aquile alla conquista di un indimenticabile “triplete”, ha militato anche nei lagunari come giocatore prima e come tecnico poi.
Attraverso il Corriere del Veneto, Serena ha parlato delle due compagini e dell’importanza della gara che andrà in scena alla ripresa del campionato, ecco le sue parole:
IL LEGAME CON SPEZIA E VENEZIA – “Spezia ha rappresentato il punto più alto della mia carriera di allenatore. I risultati sono lì e il legame con la piazza è stato straordinario. Ci ho lasciato il cuore e conservo grande affetto per quei colori. Ma anche Venezia è ovviamente nel mio cuore: è casa mia, non posso che esserle legato visceralmente”.
L’IMPORTANZA DELLA SFIDA – “Non dico sia una partita da dentro o fuori, perché alla fine ne mancheranno altre sette, ma è un’occasione irripetibile per il Venezia per trascinare nella lotta un’altra contendente. Se vinci a Salerno e a La Spezia sei del tutto in corsa per il traguardo con un’altra diretta avversaria”.
TENSIONE IN CASA VENEZIA – “La lite Zanetti-Henry? Ho visto l’episodio, amplificato da tutte le telecamere che ci sono in Serie A, a cui non sfugge nulla. Zanetti ha pagato con un turno di squalifica la bestemmia, da regolamento, ma io su Henry ci punterei ancora. Per salvarsi serve il contributo di tutto, anche il suo. Sono convinto che sappia di aver sbagliato, ma da quell’errore si deve ripartire per riprendere il cammino”.
