L’ex allenatore dello Spezia in intervista a La Nazione elogia mister Thiago Motta e la squadra: “Io ho un ricordo speciale della Curva Ferrovia con quella frase che mi dedicarono!“

Mister Gigi Cagni, ex allenatore dello Spezia in Serie B, è intervenuto ai microfoni de La Nazione intervistato dal collega Fabio Bernardini.

Ecco alcune delle sue affermazioni:

THIAGO MOTTA – “Sono rimasto felicemente stupito da mister Thiago Motta. Sta facendo rendere al meglio i giocatori a sua disposizione dimostrando di essere un tecnico intelligente perché si adatta. Ha vinto la partita con la Sampdoria perché l’ha letta bene. Quando allenò il Genoa non andò bene perché insistette troppo sul possesso palla pur non avendo i giocatori adatti a farlo. La sua crescita è stata proprio quella di modellare la sua squadra in base ai giocatori a disposizione”

SCONTRI DIRETTI – “Per le Aquile saranno importantissimi gli scontri diretti, la condizione psico-fisica e la corretta interpretazione delle gare. Il calendario non va guardato, ma va affrontata di partita in partita.”

SALERNITANA-SPEZIA – “Uno scontro diretto, appunto, assolutamente da non perdere. Avendo lo Spezia punti di vantaggio basta muovere la classifca, fermo restando che le Aquile hanno le carte in regola per vincere la partita se proseguiranno sulla strada dell’umiltà e della consapevolezza nei propri mezzi.”

25 PUNTI IN CLASSIFICA – “Si tratta di una squadra con giovani di qualità, l’allenatore è stato bravo a farli rendere al meglio con l’entusiasmo. È un campionato strano, può capitare che una squadra come lo Spezia sia in una situazione buona, anche se non ancora sicura. Lo Spezia ha dei valori importanti, quelli migliori sono emersi quando l’allenatore è andato in discussione. Motta è stato bravo a non perdere il contatto con i suoi uomini.”

LA ZONA CALDA – “Mai mi sarei aspettato di vedere il Cagliari in zona retrocessione e il Genoa in una zona così delicata di classifica.”

TIFO – “Sono rimasto legato alla tifoseria dello Spezia: un tifo che mi ha trasmesso tanto come quello di Sampdoria e Genoa, altre squadre dove ho allenato in Liguria. Il “Picco” è assolutamente un’arma in più per la squadra. Con un pubblico come quello spezzino i giocatori sanno che basta dare tutto in campo e nessuno dirà mai loro niente. Io poi ho un ricordo speciale della Curva Ferrovia con quella frase che mi dedicarono.“