Il difensore croato parla in intervista ai microfoni de La Nazione: “Mi è servito molto ascoltare i tifosi dopo la sconfitta con il Lecce: constatarne l’attaccamento alla maglia è stato importante. Dobbiamo dare tutti di più!“
Alza il muro lo Spezia ed è un muro croato quello eretto da Martin Erlic!
Anche contro il Milan Martin è stato praticamente insuperabile respingendo gli attacchi di campioni quali Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud.
Il difensore, alla sua ultima stagione in maglia bianca in quanto già ceduto al Sassuolo, è intervenuto in intervista ai microfoni del collega Fabio Bernardini al quotidiano La Nazione.
Ecco i principali temi trattati:
TRE VITTORIE CONSECUTIVE IN TRASFERTA – “Tutte partite che si preparano da sole. Quando sono entrato nello stadio di Napoli e ho visto le immagini di Maradona mentre palleggiava ho provato sensazioni forti. Peraltro, prima del match contro gli Azzurri, mister Motta ci ha fatto un bellissimo discorso che ci ha caricato ulteriormente. A Milano abbiamo messo grinta, cuore e Santo…Provedel. Indubbiamente le ultime tre vittorie in trasferta ci hanno trasmesso tanta fiducia, ma il campionato è ancora lungo e dobbiamo stare sulle corde, non mollare mai. Abbiamo dato una scossa alla classifica ma non dobbiamo assolutamente rilassarci, concentrazione massimale per il match contro la Sampdoria“.
ELMETTO E BANDIERA DEL CLUB ORGOGLIO SPEZZINO – “È una cosa nata in Serie B, nel campionato della promozione in Serie A. Nelle gare importanti elmetto e bandiera non mancano mai, credo li rimetterò anche nel derby con il Doria“.
LA “VECCHIA GUARDIA” E I TIFOSI – “Mi è servito molto ascoltare i tifosi dopo la partita con i salentini, verificarne il loro grande attaccamento alla maglia bianca. Le loro legittime richieste a vedere una squadra che dia tutto in campo mi pare siano state recepite. Nelle ultime partite si sta vedendo la nostra crescita, ora siamo una squadra che sa cosa vuole e i risultati stanno arrivando. Abbiamo parlato tanto tra noi, ci siamo detti che tutti noi avremmo dovuto dare qualcosa in più. E noi ‘vecchi’ abbiamo trasmesso ai nuovi giocatori l’importanza della salvezza in Serie A per l’intero ambiente aquilotto“.
PUNTO DI RIFERIMENTO – “Io ed altri compagni siamo dovuti crescere in fretta. Nello scorso anno c’erano Terzi e altri giocatori esperti, ora avverto la necessità di dare ancora di più. Del resto è già il quarto anno che indosso questa casacca, sono molto legato a questi colori anche perché a Spezia ho vissuto i momenti più belli della mia carriera. Io sto dando il massimo, il mio obiettivo è salvare lo Spezia, ho in testa solo quello“.
ULTIMA STAGIONE IN MAGLIA BIANCA – “So che resteranno nei ranghi altri ragazzi che daranno come me il massimo. Anche se il prossimo anno me ne andrò, porterò sempre Spezia nel mio cuore. Ma ora, ripeto, il mio unico pensiero è la salvezza“.
NIKOLAOU – “Con Dimitrios, fin dal primo giorno, ci siamo trovati bene, due centrali devono parlare la stessa lingua. Lui è un guerriero, dà sempre il massimo, ci parliamo e ci diciamo le cose in faccia“.
THIAGO MOTTA – “Posso assicurarvi che da parte mia e della squadra c’è sempre stato grande rispetto verso il mister perché è una persona pura, si merita il meglio. Basta vedere la carriera che ha fatto, non c’è molto da dire, dobbiamo solo seguire quello che ci dice. Tutti noi, e lo dico con estrema chiarezza per sgombrare il campo da voci che non aiutano, abbiamo lo stesso obiettivo“.
DIFFERENZE CON ITALIANO – “Thiago ci lascia molto più liberi di fare le giocate, più inventiva, l’anno scorso avevamo movimenti più codificati“.
