L’assist per la rete dei tre punti granata la serve l’ex aquilotto Tommaso Pobega
Il Torino alla fine porta a casa la vittoria. Vittoria faticosa e molto tosta, terminata 2-1 contro una bella Udinese, che esce dal campo assolutamente a testa alta. La sfida in casa dei granata, giocata nello stadio ad un passo dal Pala Alpitour (che fino a ieri ha ospitato l’Atp Finals di tennis) ha chiuso la tredicesima giornata del massimo campionato maschile di calcio.
UN MATCH APERTO. Padroni di casa vicini a gol al 7’ con Belotti in tuffo, poi sigla un minuto dopo Brekalo con un tiro da circa 25 metri, dopo aver ricevuto palla dal Gallo. La reazione dei friulani produce la chiusura all’ultimo istante (14’) di Djidji su Deulofeu, l’intervento di Aina poco dopo su Becao e la super parata di Milinkovic-Savic (26’) su Pussetto, liberato al tiro da Beto. Il portiere si ripete su Beto un minuto dopo. Anche Silvestri è protagonista al 28’, quando smanaccia la sfera anticipando Vojovoda sul secondo palo e poi (29’) sul colpo di testa di Belotti, sfortunato al 39’ così come Vojovoda al 41’. Al 44’ Odogie sciupa un’ottima chance, calciando piano il pallone.
Le due squadre giustamente se la vogliono giocare senza paura anche nella ripresa. Meglio i ragazzi di Juric che prima vanno vicini al raddoppiano (2’) sull’errore di Molina che favorisce Belotti, con Nuytinck che salva tutto, poi segnano al 4’ con Bremer che insacca la sfera dopo una serie di batti e ribatti in area per i tentativi di Belotti, Buongiorno e Pobega, con Becao ultimo ad arrendersi. Pobega ad un passo dal tris al 6’. Brekalo calcia alto sopra la traversa (11’) poi Forestieri si trova l’opposizione di Bremer e Singo e la rete non arriva. Lo stesso numero 45 fulmina al 33′ su punizione il portiere avversario, trafitto dalla parabola discendente del pallone. 38′: doppia clamorosa chance non concretizzata per il pareggio dai friulani, conMilinkovic-Savic che salva su Arslan, poi Buongiorno si immola alala Cannavaro su Beto. Al 46′ strepitosa parata del portiere del Torino, che nega il 2-2 a Samardzic. L’arbitro leccese Pezzuto indica gli spogliatoi dopo 4′ di recupero.