Alcune scelte dell’allenatore risultano di difficile comprensione. Decisive saranno le prossime tre o quattro partite per il futuro dell’allenatore.

Thiago Motta resta, più o meno saldamente, seduto sulla panchina dello Spezia Calcio.

L’allenatore italo brasiliano ha visto confermarsi la fiducia da parte della Società di via Melara.

La trasferta di Firenze ha rappresentato oggettivamente il punto più basso toccato in questa stagione con la Fiorentina che ha dominato dal 1° all’ultimo minuto la gara e aveva creato qualche malumore.

La Società ha però fatto ancora una volta scudo al proprio allenatore: per lui saranno decisive le prossime tre/quattro gare di campionato.

Calendario in salita

Calendario alla mano, oltre all’impegno casalingo con il Torino di sabato prossimo, dopo la sosta per le Nazionali lo Spezia dovrà affrontare la difficilissima trasferta di Bergamo, riceverà il Bologna al “Picco”, andrà a far visita all’Inter e ospiterà il Sassuolo.

Non certo un calendario alla portata, ma probabilmente si vuole concedere ancora tempo a un allenatore che in pratica non ha mai avuto a disposizione la rosa completa.

In seno alla tifoseria si è creato parecchio malumore dopo il brutto K.O. di Firenze.

Ma è anche vero come una buona parte di tifosi siano ancora con Thiago Motta nonostante i risultati poco soddisfacenti.

Del resto lo Spezia ha soli due punti in meno della scorsa stagione a questo punto del campionato.

Thiago Motta ha però dovuto affrontare molte difficoltà in più rispetto al suo predecessore.

Da Strelec ala a Verde relegato in panchina: sono scelte che non convincono

Vero è anche che alcune scelte del tecnico non convincono minimamente come la rinuncia nella formazione titolare a un giocatore in grado di spostare gli equilibri con una giocata come Daniele Verde.

Il N°10 dello Spezia non è titolare dalla brutta sconfitta patita al “Bentegodi” contro il Verona.

Aggiungiamo poi uno Strelec sempre più fuori ruolo, lui che era stato ingaggiato come centravanti e che invece si ritrova a giocare all’ala nonostante uno Nzola in evidente ritardo di condizione.

Ma anche la mancata partenza da titolare di Colley dopo la gran prova contro il Genoa.

Certo Motta si sarebbe potuto tenere il gambiano per provare a “spaccare” la partita come successo con i rossoblu, ma al momento risultato motivazioni deboli.

Fiducia a tempo insomma, in attesa che rientrino molti degli infortunati e, soprattutto, arrivino i risultati…