Si salvano in pochi: buon rientro di Bastoni e bene anche Maggiore e Kovalenko. Antiste e Nzola “murati” da Colley. Strelec e Salcedo nulli. Perché il N°10 sempre in panchina?
PROVEDEL 6: Sul primo gol lo batte il compagno, sul raddoppio si ritrova Candreva libero praticamente a tu per tu per l’errore di Salva Ferrer. A parte i due gol subiti è poi una partita di ordinaria amministrazione.
SALVA FERRER 5,5: Gravissimo l’errore sul raddoppio della Sampdoria quando si dimentica completamente di seguire Candreva che sigla indisturbato il 2 – 0. Meglio in fase offensiva che in quella difensiva questa sera il terzino iberico. Nel finale prova la conclusione al volo su una sponda di Strelec, ma non trova lo specchio della porta.
HRISTOV 5: Suo il fallo inutile sulla trequarti da cui scaturisce l’autorete del vantaggio della Sampdoria e gli costa anche l’ammonizione. Seguono un paio di interventi al limite che in caso Fabbri li avesse valutati diversamente lo avrebbero mandato anzitempo sotto la doccia. Irruento e spigoloso.
NIKOLAOU 5,5: L’esperto centravanti blucerchiato Caputo gli fa correre più di un pericolo, per sua fortuna l’ex Sassuolo si divora un gol facile facile. Prova non certo brillante per il centrale difensivo ellenico.
BASTONI 6: Rientra e subito riprende il filo del discorso dove l’aveva lasciato. Difende bene, ma soprattutto attacca bene. Tantissimi sprint per arrivare a fondo campo, tantissimi palloni scodellati in mezzo e un paio di tentativi alla conclusione. Come sempre una buona gara quella del terzino di Piana Battolla.
MAGGIORE 6,5: Parte forte pressando tutti e inserendosi bene in avanti. E’ l’ultimo a tirare indietro la gamba e prova a mordere le caviglie di chiunque gli giri attorno, ma trova poco aiuto da parte dei compagni. Nel secondo tempo prova a scuotere i suoi con una conclusione che Audero deve alzare in angolo: è il primo trillo dei “bianchi” nella ripresa.
KOVALENKO 6: La mente di questo Spezia, prova a fare gioco e dettare i giusti tempi ai compagni. Quando Maggiore si alza per inserirsi lui si abbassa per farsi dare palla. Propositivo e lucido. Tra i migliori in campo per le Aquile.
STRELEC 5,5: Non sfonda in fase offensiva, non copre in fase difensiva. Si dimentica completamente di Augello che scodella un gran cross su cui Caputo si divora un gol. Va un po’ meglio nella ripresa, ma è un netto passo indietro rispetto alla gara contro la Salernitana.
SALCEDO 5: Galleggia tra le linee, ma non trova quasi mai spazio e quando lo trova o è pronto Audero o la palla finisce fuori dallo specchio. Insomma, non incide come invece era riuscito a fare con la Salernitana. (78° PODGOREANU S.V.: un tiro deviato, un pallone perso malamente e nient’altro nei minuti concessi al giovane istraeliano)
GYASI 5: Un suo tacco spalle alla porta è l’illusione che potesse essere per lui una gara diversa. Sblocca nella porta sbagliata il risultato della gara con un tocco di testa involontario dopo la punizione di Candreva. Passerà alla storia come il primo autogol della storia dello Spezia in Serie A. Può e deve fare più di così. (59° VERDE 7: Nonostante il doppio svantaggio prova a dare la scossa ai suoi. Prima un conclusione velenosa, poi un grande assist in mezzo su cui Audero è più veloce dei compagni. Alla fine il gioiello con un sinistro al fulmicotone che si insacca all’incrocio dei pali. Entra bene in partita e si rende molto più pericoloso di chi l’ha preceduto: perché non può giocare titolare in questo Spezia?)
ANTISTE 5: Dopo una serie di ottime partite questa volta il giovanissimo talento francese non lascia grandi tracce di sé letteralmente “murato” da un Colley in gran forma. (59° NZOLA 5,5: Anche lui contro Colley, che l’anno scorso ne aveva causato l’infortunio e la lunga assenza, non riesce a mettere in mostra quel guizzo in più che ci si aspettava per riaprire una partita compromessa. Riesce a perdere anche un pallone sanguinoso nella sua metà campo, ma per sua fortuna i compagni recuperano la sfera. L’unica cosa positiva è che ci mette più fisicità di Antiste.)
ALL. THIAGO MOTTA 4,5: Il suo Spezia ha un possesso palla maggiore della Sampdoria, ma alquanto sterile e soprattutto mette in mostra una circolazione di palla lentissima. Errori difensivi marchiani e attacco che sembra troppo leggero. A tutto questo va aggiunta anche una certa imprecisione nei passaggi. La Sampdoria si limita ad aspettare le Aquile e punirle in ripartenza sfruttando i tanti errori difensivi dei “bianchi”. E poi la solita domanda: perché Verde sempre relegato in panchina?
