Calcio Spezia
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

ESCLUSIVA CS – Frione: “Fiducioso per il futuro con i Platek, ci manca lo stadio!”

Lo storico capo ultras dello Spezia intervistato in esclusiva da CalcioSpezia.it “Terrei a tutti i costi Maggiore e gli affiancherei Frattesi in mediana. Italiano? Non c’è una persona di Spezia che dica che ha gestito bene la situazione. Fiducia a Pecini e Thiago Motta.

Per 25 anni è stato la voce della “Curva Ferrovia“, per 25 anni è stato il “capopopolo” di un movimento, quello degli U.S., che si riflettevano in lui, per 25 anni ha visto ogni partita da una prospettiva particolare: di spalle, microfono in mano a cavalcioni della balaustra girato verso il pubblico di casa.

Se sei un tifoso dello Spezia delle prime generazioni, ma anche delle ultime, non puoi non conoscere Marco Frione.

Era poco più di un bimbo quando dal Favaro, dove risiedeva, entrava per la prima volta al “Picco” accompagnato da papà e zio.

Io sono nato lì, sono nato allo stadio, sono nato in Curva Ferrovia!” ci confida ripercorrendo all’indietro le fasi che lo hanno portato ad essere rispettato e seguito da un intero popolo, il “popolo bianco“.

Io allo stadio ci sono andato la prima volta che ero ancora piccolissimo. Mio papà e mio zio mi hanno trasferito la loro passione.

Il bambino è cresciuto e si è fatto adolescente e poi uomo, ma l’amore per lo Spezia è rimasto immutato.

L’adolescenza l’ho passata tutta in Curva Ferrovia. Ci andavo con la compagnia dello stadio. Per me che sono nato al Favaro era una cosa naturale.

Cosa ha rappresentato essere per anni la voce della Curva Ferrovia, quasi un “capo popolo”?

La cosa è venuta naturale perchè quando ho iniziato a seguire lo Spezia eravamo in pochi. Ho sempre avuto la voce alta, è stata un’investitura naturale che mi sono portato avanti negli anni. Poi il pubblico è aumentato con il passare delle stagioni e quindi mi sono trovato a fare una roba che non era di certo inizialmente programmata, ma è una cosa che mi veniva semplicemente naturale

Come è cambiato il tifo dello Spezia negli ultimi decenni?

Le nuove generazioni hanno un modo di vivere lo stadio completamente diverso da come lo vivevamo noi. Non so dire se sia meglio o sia peggio, è sicuramente diverso. Quando io andavo allo stadio pensavo che più cantavamo forte e più i giocatori avrebbero camminato in campo e dato tutto per la maglia. Con l’avvento delle restrizioni personali e delle diffide tutto è stato più difficile: si è creato più una sorta di astio con le forze dell’ordine che con i tifosi delle squadre avversarie. Chi ora è “Ultras” si trova ad avere a che fare con biglietti nominativi, diffide, problemi per gli striscioni da appendere allo stadio, eccetera, eccetera. Diciamo quindi che le nuove generazioni hanno maggiore difficoltà a trovare una linea generale…

Ha una partita o un giocatore a cui è maggiormente legato?

Come molti direi che la partita a cui sono più legato è Spezia-Genoa in C1 al “Picco” nel 2006. Tra i calciatori ce ne sono stati davvero tanti, ma alla fine nomino sempre lo stesso ossia Beppe Vecchio che ha incarnato lo spirito dell’Ultras ed è rimasto legato a noi anche quando si è ritirato dal calcio. Veniva spesso e volentieri in trasferta con noi a tifare lo Spezia.

Lo Spezia riparte verso la nuova stagione con Pecini e Thiago Motta. Una certezza e una scommessa. Cosa ne pensa?

Penso che ne sono molto contento! La carriera da calciatore di Thiago e quanto fatto vedere nelle giovanili del PSG con l’Under19 sono un buon biglietto da visita indipendemente dal tentativo durato nove giornate al Genoa. Speriamo che faccia giocare bene la squadra così da far legare i giocatori alla piazza. La differenza la faranno i calciatori di qualità.

Anche quest’anno una mini rivoluzione a livello di giocatori. C’è bisogno di giocatori di proprietà o vanno bene ancora parecchi prestiti?

Il nostro primo obbiettivo diventa quello di salvarci, anche se i giocatori arrivassero tutti in prestito. Se i giocatori faranno bene dai noi le squadre che ce li hanno mandati ci terranno con un occhio di riguardo negli anni a venire. Le grandi squadre potranno così mandare i loro talenti, di cui non si vogliono privare, qua da noi a crescere. Ne beneficeremmo noi e ne beneficeranno le squadre che li hanno mandati in futuro.

Dei nomi che vengono fatti qualcuno la stuzzica di più e dove pensa si debba intervenire maggiormente?

A centrocampo siamo scoperti, in difesa e in porta va meglio. Sicuramente Frattesi sarebbe un giocatore molto importante per noi. Se venisse, avendo già giocato in Under 21 con Maggiore, sarebbe una buona cosa. Sarebbe anche più facile l’inserimento, e poi è un giocatore di qualità.

Erlic, Maggiore e Nzola sono i giocatori con più mercato. Se dovesse sacrificarne uno chi cederebbe?

Più chi sacrificherei direi chi mi terrei stretto almeno ancora per un anno e quello è Capitan Maggiore. Certo avendo fatto bene tutti e tre e quindi, se potessi scegliere, li terrei tutti e tre.

Ha sentito le dichiarazioni di ieri di Italiano? Che ne pensa?

L’ho sentito sì, e ritengo che abbia detto delle cazzate! Passami il termine colorito. La città ha preso male il suo addio nella sua interezza: non c’è una persona di Spezia che dica che ha gestito bene questa situazione. Dopo essere stato contatto dalla Fiorentina poteva uscire pubblicamente chiedendo scusa, ma non nascondersi per un mese e poi uscire così. Noi contestiamo solo il comportamento dell’ultimo mese. Oltretutto così facendo ha fatto perdere un mese anche a noi nel preparare la squadra. Il comportamento di saluto alla città è stato pessimo!

I Platek hanno investito 15 milioni nel rifacimento del “Picco”. Un gran passo. Che pensa della nuova proprietà?

Io credo che la città sia entusiasta della nuova proprietà. Aspettiamo tutti di tornare allo stadio per dare il nostro contributo nella prossima stagione. Hanno avuto un comportamento sincero anche durante la conferenza stampa di presentazione. Gli investimenti sono importanti, la lettera che ha fatto il presidente per la vicenda Italiano ha trovato solo consensi e appalusi nella tifoseria tutta. Diciamo che le basi per partire bene ci sono tutte.

Del Pino ha dichiarato che vorrebbe riaprire gli stadi con il massimo della capienza ha chi ha il “Green Pass“. Pensa sia una scelta oculata e quanto è mancato a voi tifosi lo stadio?

Direi che possa essere un passo importante. Chi è già vaccinato non ha problematiche come i non vaccinati. I tifosi, a tutti e di tutte le squadre, è mancata tantissimo la presenza allo stadio. Imagginati poi a noi nell’anno della vittoria e della promozione in  Serie A e della successiva salvezza. Penso che a stadio pieno daremo un buon apporto alla salvezza e al fatto che la squadra possa dare il massimo.

In ultimo vorrei chiudere con una domanda sul “caso giovani calciatori nigeriani” e sulle sanzioni comminate proprio quest’oggi dalla FIFA. Che ne pensa?

Penso che essendo una situazione legata all’era Volpi la Società attuale farebbe benissimo a proporre ricorso contro tale sentenza.

Subscribe
Notificami
guest

2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

L'ex centravanti si è da poco ritirato, ma rimane molto legato alla due piazze: "Per...

Dal Network

L'allenatore del Parma in conferenza stampa: "Vittoria fondamentale contro una squadra di valori"...

Altre notizie

Calcio Spezia