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Magnani: “Mi abbonai allo Spezia anche quando ero in Australia”

L’amore per lo Spezia fin dalla più tenera età: “Quest’anno fatta un’impresa, ottimo segnale da parte dei Platek quello di investire nello stadio.” La passione per Italiano: “A San Valentino ho detto alla mia ragazza: Amo te…e Vincenzo Italiano.

Un amore per lo Spezia che è nato in tenerissima età, ad appena sette anni e che oggi che ne ha 38 è rimasto inalterato.

E’ lo stesso Stefano Magnani che ci spiega come è nata questa sua viscerale passione.

La domenica il mio migliore amico veniva con suo padre a citofonarmi e partivamo a piedi verso il Picco, andavamo in tribuna. Quello era lo Spezia di Mondini prima e Mazzantini poi. Da quel momento  non ho più lasciato le Aquile “trasferendomi” in Curva Ferrovia compiuti i 14 anni.

Un amore verso quella maglia bianca che negli anni è cresciuto e si è amplificato resistendo anche a “distanze continentali”.

Pensa che mi sono abbonato anche quando ero in Australia per paura di perdere la prelazione per l’anno dopo.

Non fa parte di gruppi di tifo organizzato ci dice “Ho sempre preferito non sentirmi vincolato in qualcosa, naturalmente ho tanti amici in tutti i gruppi sia allo stadio, ma soprattutto nella vita privata.

Una stagione conclusa con una grande salvezza. Come giudica il campionato dello Spezia e se lo aspettava così?

Il nostro campionato è naturalmente andato oltre le più rosee aspettative, non siamo praticamente mai stati in zona retrocessione e credo che nessuno si aspettasse questo. Onestamente dopo la prima giornata Spezia-Sassuolo ero molto preoccupato, un po’ per la distanza tecnica vista in campo, non sapendo che lo stesso Sassuolo poi avrebbe sfiorato l’Europa, e un po’ per il fatto che giocassimo lontani dal Picco. La fiducia comunque è tornata immediatamente espugnando Udine e credo che in quell’occasione si sia visto subito il gruppo creato da Italiano.

Ecco parlando proprio del “Picco” i Platek hanno messo sul piatto quindi milioni per il suo ammodernamento. Direi un bel segnale?

Un segnale fondamentale, così non dovremo più sentire per la città la fatidica frase “ne ghe vegno andae perchè ne g’avemo lo stadio”. Per guardare al futuro, più dei giocatori, dell’allenatore e di chiunque altro (a parte noi tifosi), è un passo necessario.

Passiamo proprio al tifo: quanto sono mancati i tifosi alla squadra e quanto a voi è mancato lo stadio?

Quanto sia mancato lo stadio a noi credo sia difficile esprimerlo a parole, ci sono persone che vivono tutta la settimana aspettando la partita sia in casa che in giro per l’Italia. Vado controcorrente invece per quanto riguarda ai giocatori, avevamo una rosa di molti debuttanti e l’assenza del pubblico negli stadi può averci aiutato nel non avergli fatto tremare troppo le gambe.

Questione italiano. C’è stato il primo incontro, ma il Mister è molto corteggiato. Come pensa si risolverà?

Molto dipenderà da cosa gli prospetterà la nostra nuova proprietà  e anche dal livello della squadra che lo corteggerà con più insistenza. Se parliamo di una formazione metà classifica allora io credo che possa anche restare, se invece parliamo di parte sinistra allora sarà dura. Certi treni rischiano di passare una volta sola e non dimentichiamoci mai che è un professionista. Qualsiasi decisione prenderà lo farà al 100% con Spezia nel cuore.

Abbiamo capito che ha totale fiducia in lui. Allora ci dica cosa pensa di quello che fino a oggi ha fatto per lo Spezia?

A San Valentino ho detto alla mia ragazza “Amo te… e Vincenzo Italiano”, ecco cosa penso.  Per lo Spezia credo che abbia fatto qualcosa simile a Ranieri a Leicester, nessuno avrebbe scommesso sullo Spezia in A e nessuno avrebbe scommesso sulla salvezza  confrontando le rose. Irripetibile.

I Platek hanno promesso di rafforzare la rosa. Chi vorrebbe e ha paura di qualche cessione eccellente?

Innanzitutto vorrei la conferma di Leo Sena, Estévez, Pobega, Verde (già riscattato, Ndr) e di Piccoli che è un mio pallino personale, ma temo che ciò non succederà. Senza fare nomi credo si debba intervenire in difesa in maniera preponderante e poi attacco. Il centrocampo, se rimangono tutti, ha dimostrato di potersela giocare. Più di ogni altra cosa temo la cessione di Maggiore ma anche per lui vale il discorso di Italiano, dipende da quale squadra si farà avanti.

Un giocatore che l’ha stupita maggiormente in questa stagione?

Leo Sena, lo reputo un giocatore di altra categoria anche se ora in questa altra categoria ci siamo anche noi. E poi vorrei nominare Bastoni, non tra i più forti nella rosa, ma tra i più sorprendenti per rendimento in serie A, soprattutto a livello offensivo.

Chiudiamo dando uno sguardo al futuro. Cosa si immagina per lo Spezia nei prossimi anni?

Abbiamo visto negli anni Cenerentole diventare fisse frequentatrici della massima serie, con un po’ di serietà a livello societario, stadio e programmi possiamo anche noi ambire a questo futuro. Naturalmente la paura che sia un fuoco di paglia è sempre presente, ne abbiamo già sentite tante di promesse, ma dal 2020 il mondo è cambiato…e anche il nostro.

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