Si punta a una concessione di lunga durata. E’ quando emerso dall’ultima Commissione andata in scena ieri. E per la possibilità di una nuova deroga visto il mancato utilizzo di quella di quest’anno da parte dei tifosi il sindaco Peracchini è chiaro
La nuova proprietà dello Spezia, la famiglia Platek, non sarebbe interessata all’acqusizione dello stadio “Alberto Picco” dal Comune.
Questo è emerso al termine della Commissione andata in scena ieri in videoconferenza.
“Lo Spezia Calcio pare non interessato all’acquisto dello stadio, ma punterebbe invece su altre strade a cominciare da una concessione lunga dell’impianto“. Queste le parole del sindaco Pierluigi Peracchini sul futuro dello stadio cittadino.
Questo, in estrema sintesi, quanto emerso per il “progetto-stadio” e sulla possibile deroga per far disputare la prossima stagione allo Spezia le proprie partite allo stadio “Picco“.
Già in apertura di intervento, durato in totale circa mezzora, il sindaco ha messo a conoscenza tutti gli intervenuti della “richiesta di riservatezza dello Spezia Calcio riguardo il progetto per il Picco“.
Da qui è sorta l’impossibilità di mettere del tutto in chiaro come stavano attualmente le cose dovendo invece rimandandare il tutto ad una successiva commissione e più precisamente quando da via Melara arriveranno segnali precisi riguardo il futuro dell’impianto cittadino.
Nel corso della discussione, durata poco più di mezz’ora, Peracchini ha poi annunciato: “Lo Spezia ha escluso, a voce, un interesse per l’acquisto dello stadio“.
Di contro lo Spezia vorrebbe quindi, probabilmente, vedersi assegnata una concessione molto lunga dell’impianto.
Guido Melley ha controbattutto evidenziando come per lui vi siano “problemi della giunta nel relazionarsi con la nuova proprietà” chiedendo poi “quali deroghe si potranno avere per lo stadio“.
Il sindaco Pierluigi Peracchini ha risposto ribadendo i concetti che aveva già esposti durante la nostra intervista esclusiva che ci aveva concesso già lo scorso 28 aprile.
“Già la notte della promozione in A ci siamo mossi con uno incarico per lo studio di fattibilità di adeguamento dello stadio. Il cambio proprietà ha modificato situazione: abbiamo fatto vari incontri con tecnici, funzionari e amministratore delegato dello Spezia, per trasmettere il lavoro fatto. Il progetto dal quale partiranno è quello che abbiamo fatto noi. Entro il 30 giugno dovrà essere presentato alla Lega Calcio un programma di lavori di adeguamento del Picco che prevede l’avvio dei cantieri in tempi strettissimi, con la deroga per poter giocare a lavori in corso, sul modello ‘Treviso 2005″ quando la società veneta ottenne di giocare in serfie A nel piccolo stadio ‘Tenni’.”
Il Primo Cittadino ha poi proseguito: “A giorni la dirigenza ci dirà quale strada vuole percorrere: hanno ribadito di voler giocare Spezia, quindi si pensa a inizio lavori per curva piscina.”
Infine sulla deroga i concetti rimangono gli stessi della nostra intervista del 28 aprile: “Quest’anno non è stata usata per l’assenza di pubblico, ma dovrà essere lo Spezia a chiederla per giocare con 10mila posti un anno anzichè i 16mila previsti in A”
L’intervento del sindaco è stato condiviso da Lorella Cozzani, consigliera comunale del Comune della Spezia, mentre l’altro consigliere Marco Raffaelli ha voluto precisare come per un privato sia difficile accollarsi un progetto non proprio senza la possibilità di servizi che gli possano cosentire di trarre un profitto da tale opera.
La commissione è proseguita con uno scambio tra Federica Pecunia che domandava se ci fosse la possibilità di adeguare il Picco come successo da altre società con stadi vetusti e il primo cittadino.
Il sindaco Peracchini ha risposto come: “Il Picco ha vincoli particolari e la sua situazione logistica impedisce soluzioni come, ad esempio, quella usata dall’Empoli.”
In conclusione di commissione si è quindi rimandato il tutto alla prossima seduta quando sarà ufficiale la posizione dello Spezia Calcio con la speranza di aver potuto festeggiare la salvezza.
