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ESCLUSIVA CS, ZANIOLO: “Confermare la categoria e poi darsi una mossa: i tifosi devono tornare al Picco”

L’ex centravanti aquilotto tocca vari temi in esclusiva a Calcio Spezia: “Italiano ha valorizzato tanti giocatori: Ricci in Nazionale e Maggiore potrebbe seguirlo. Piccoli? Ha stupito anche Nicolò. Tornerà in campo ad Aprile, poi il sogno Europeo…”

Dalla sua casa di Roma ci ha risposto Igor Zaniolo, indimenticato bomber dello Spezia Calcio di Mandorlini e papà del talento spezzino della Roma Nicolò Zaniolo, per una nuova intervista che ha ancora una volta come sfondo il suo grande amore calcistico da giocatore ossia la maglia “bianca” delle Aquile.

E non si può che partire sull’ultima impresa in Serie A della squadra di Italiano ossia la vittoria sul Cagliari.

Lo Spezia è partito un po’ contratto, ma si è ben presto sciolto e ha poi fatto una grande partita. Nel finale è calato un po’ d’intensità ed è venuto fuori il Cagliari. Forse la squadra di Semplici poteva anche pareggiare, ma questo per lo Spezia è stato un grandissimo risultato che conterà molto alla fine del campionato.

E parlando della partita con i sardi Igor ha voluto sottolinearci la prestazione di quello che, ipoteticamente, è uno dei suoi eredi nel ruolo di centravanti dello Spezia: “Stavo guardando la partita con Nicolò sul divano e lui difficilmente è uno che si sbilancia nei commenti sui colleghi, ma dopo aver visto Piccoli mi fa: “E’ forte forte questo per essere un 2001!” Ha forza fisica, tigna e sente la porta. Si vede che ha qualcosa in più rispetto ad altri.

Lo Spezia ha messo in mostra tanti talenti valorizzati da Italiano in questo campionato di Serie A, ad esempio Matteo Ricci. Un giocatore dello Spezia che torna in nazionale dopo 85 anni…

Per lui è un grandissimo traguardo, penso anche insperato ad inizio stagione. Italiano ha saputo tirare fuori il meglio da lui e da tutti i giocatori che ha. Registi in giro in Italia ce ne sono pochi. Se sarà bravo a confermarsi a questi livelli Mancini non ha mai fatto preclusioni di sorta. Basti pensare che ha convocato Nicolò quando era Primavera dell’Inter. Tra l’altro Nicolò è stato il primo spezzino vero ad essere convocato in Nazionale

Pensa che il prossimo potrebbe essere Giulio Maggiore capitano dello Spezia?

La fascia di capitano per lui deve essere una grande soddisfazione. E’ un sogno che si avvera rappresentare la squadra della sua città da assoluto protagonista in Serie A. In futuro potrebbe ambire anche a piazze più prestigiose. E’ un ragazzo del ’98 che vanta già 150 presenze da professionista: credo che sia un profilo che potrà interessare a Mancini.

Più in generale cosa pensa del campionato della sua ex squadra in questa prima storica annata in Serie A?

Nessuno si aspettava uno Spezia così, è inutile negarlo. Molti pensavano a una stagione molto più sofferta, invece lo Spezia è andato oltre le più rosee aspettative. Italiano è un grande allenatore che sta valorizzando questi giocatori. Se guardi la rosa del Cagliari e del Torino, senza nulla togliere, sulla carta quella delle Aquile sarebbe inferiore. Ecco, già pensando a questa cosa viene ancora di più fuori il valore del gruppo di calciatori, della società dell’ottimo allenatore che hanno. Lo Spezia deve confermarsi in Serie A dando valore al proprio Settore Giovanile e magari cedere un suo prodotto ogni biennio, come fatto in passato ad esempio con Okereke, Nura, Sadiq, ma anche Augello, creando in questo modo plusvalenze. Se riuscirà a farlo anche con altri ragazzi il progetto Spezia sarà un progetto sostenibile.

Molto dipenderà anche dalla società. Quella nuova americana sta vagliando varie cose in questi primi mesi tra cui il restyling dello stadio “Alberto Picco”. Che ne pensa?

Io penso ai tifosi incredibili dello Spezia. Quest’anno hanno avuto la “sfortuna” del Covid e hanno dovuto vedere la loro prima Serie A in TV. Speriamo di confermare la categoria e poi bisogna darsi una mossa. Le chiacchiere le porta via il vento. La città aspetta un segnale forte dalla nuova proprietà. Bisogna ricordarsi che lo Spezia è prima di tutto della gente e bisogna ridare alla città la possibilità di seguire la squadra dal “Picco“.

Veniamo a lei: è un po’ che ha smesso di giocare. In futuro la vedremo di nuovo in qualche società, magari da allenatore?

Ho il patetino dell’allenatore, ma non ho il tempo di allenare. Sono il procuratore e mi occupo dei diritti di immagine di Nicolò e quindi devo pensare a lui. Cerco di dargli i giusti consigli in un mondo che ho vissuto in prima persona prima di lui.”

Ecco Nicolò, a maggio lo vediamo contro lo Spezia?

Ormai vede la fine del tunnel, la fine di questo incubo. Dovrebbe rientrare il 20 aprile. Ha di fronte a sé tutto il mese di maggio anche perchè Spezia-Roma è l’ultima della stagione il 23 maggio e quindi ti direi di sì che al “Picco” ci sarà.

Dopo lo Spezia il 23 maggio c’è anche un Europeo che lo attende?

E’ oggettivamente una corsa contro il tempo, lui ci vuole provare e il mister lo aspetta, ma le cose vanno fatte con la testa. Mancini vedrà se è meglio non rischiarlo per un mini campionato dove ogni tre giorni si gioca. Lui ci vuole essere, altrimenti penserà al Mondiale dell’anno prossimo.

Chiudiamo gli occhi: tra quindici anni quasi al crepuscolo di una grande carriera Nicolò Zaniolo abbraccia lo Spezia e chiude con la maglia che era stata del padre…

Partiamo dal fatto Nicolò con la maglia dello Spezia ha disputato una sola stagione a livello di Settore Giovanile. Se ci penso sarebbe davvero un bel finale di carriera, per me che ho indossato questa maglia sarebbe un sogno. Diciamo che potenzialmente dopo una carriera ai massimi livelli, come mi auguro, sarebbe davvero bellissimo…

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