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Jeroen, l’olandese che con il Cagliari è tornato volante

Nei tre punti conquistati ieri sera nello scontro diretto contro il Cagliari ci sono anche le manone di Zoet. Il portiere olandese ha studiato l’italiano e imparato l’Italiano

Ha inaugurato la partita dicendo di no a Joao Pedro dopo neanche un minuto con un gran volo plastico distendendosi a deviare alla sua destra.

Una parata importantissima perchè un gol del capitano del Cagliari poteva indirizzare il match, fin dagli albori, in altra direzione.

Si è ripetuto poco dopo sempre sul verdeoro, ma è nella ripresa che ha dato il meglio di sé, in quei dieci minuti finali di assalto all’arma bianca per i sardi.

La parata di piede su Pereiro è stata qualcosa di fantascientifico, alla voce “miracolo” ha poi ascritto anche l’intervento a tu per tu con Nandez.

C’è tanto delle manone “orange” di Jeroen Zoet sull’importantissima vittoria di ieri dello Spezia.

Era quasi un oggetto misterioso l’ex nazionale olandese per il calcio italiano: arrivato con i gradi del titolare si è subito infortunato lasciando campo libero all’ottimo Provedel.

Messosi alle spalle l’infortunio il grande rendimento dell’ex Empoli lo aveva relegato in panchina fino alla nuova staffetta per via del Coronavirus.

Al rientro in campo non aveva pienamente convinto con il Benevento e in tanti si erano fatti venire qualche dubbio.

Ma come un portiere che vanta tre campionati e due supercoppe d’olanda vinti, 11 presenze con la nazionale olandese e quasi una trentina di presenze in Champions League può davvero essere questo?

No, non poteva e il buon Jeroen lo ha dimostrato ieri sera con interventi da urlo e una sicurezza che finora non aveva ancora fatto vedere.

Ho lavorato duramente in allenamento e sono davvero felice di aver aiutato la mia squadra oggi. ” ha detto al termine della partita

Ed è tutto tremendamente vero perchè l’ex PSV Eidhoven ha sfruttato alla grande il tempo fuori dal campo imparando l’italiano e anche l’Italiano.

Al rientro in campo con il Benevento si è subito capito che aveva studiato la nostra lingua chiamando a gran voce i compagni di reparto.

Ma non si è limitato a questo lavorando sodo per capire il modo di giocare dell’allenatore dello Spezia che utilizza il portiere in fase di possesso palla quasi come un giocatore di movimento, una sorta di libero aggiunto.

Si sta dimostrando anche un uomo squadra il portierone fiammingo.

Sono davvero felice per Matteo Ricci e per tutti i ragazzi che andranno in Nazionale. Spero che tornino tutti in buone condizioni, perché dobbiamo ancora lavorare tutti insieme per restare in Serie A”.

Lui che della sua nazionale è stato a lungo uno dei 23 con 11 presenze.

Quando Provedel guarirà ci sarà quindi una sana rivalità tra i due portieri per il posto da titolare.

In questo Spezia che punta alla salvezza tutti sono utili

“Sono contento per noi, per tutti quelli che lavorano per lo Spezia e specialmente per il gruppo. Vincere in casa nostra è davvero speciale”

Parola di Jeroen Zoet, l’olandese tornato a volare…

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