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ESCLUSIVA CS, Bordin il capitano degli “Invicibili”: “Lo Spezia se la giochi a Bergamo come ha sempre fatto”

157 presenze con lo Spezia, 141 con l’Atalanta Roberto Bordin è un grande doppio ex della sfida di domani sera. “Lo Spezia sta facendo molto bene al debutto in A. Italiano è un grande tecnico, sarà una grande sfida con un allenatore esperto come Gasperini.”

E’ stato il capitano indomabile degli “Invicibili” che hanno vinto il campionato di Serie C2 da imbattuti per poi battere il Milan in amichevole al “Picco” per 4 – 2. Centocinquasette presenze e 14 reti in maglia bianca sfiorando più volte la promozione in Serie B. In precedenza anche 141 presenze e 10 gol con la maglia dell’Atalanta.

Quando raggiungiamo telefonicamente Roberto Bordin si trova in un Hotel in Moldavia dove è stato nominato Commissario Tecnico della locale Nazionale. La FMF, la Federazione Calcistica della Moldavia, gli ha affidato l’incarico memore delle sue ottime gesta da allenatore alla guida del Sheriff Tiraspol tra il 2016 e il 2018: con i gialloneri ha vinto tutto quello che si poteva vincere a livello nazionale partecipando poi ai preliminari di Champions League e ai gironi di Europa League. Adesso sta selezionando la rosa dei giocatori che dovranno poi affrontare il girone di qualificazione ai Mondiali che comprende Far Oer, Danimarca, Austria, Israele e Scozia.

La conversazione, ovviamente, verte subito alla sfida di venerdì sera al “Gewiss Stadium” tra le sue due grandi ex squadre. “Una partita sicuramente non semplice per lo Spezia. L’Atalanta avrà anche perso a San Siro, ma Handanovic è stato il migliore in campo salvando più volte il risultato. Comunque le partite vanno tutte giocate e lo Spezia se la deve giocare come ha sempre fatto anche nelle precedenti sfide. E’ “capitanata” da un grande allenatore che sta facendo grandissime cose da qualche anno a questa parte.

Uno Spezia che viene da due pareggi in due scontri diretti casalinghi con Parma e Benevento dopo essere andata sempre in svantaggio e un K.O. a Torino con la Juventus dopo una buona ora di gioco. “Le partite vanno analizzate singolarmente, non penso centri un approccio sbagliato. Se valutiamo la vittoria con il Milan si potrebbe dire qualsiasi altra cosa allora. E’ un campionato difficile e sono in tante in lotta per la salvezza. Attualmente ha quattro punti di vantaggio sul Cagliari, mentre il Torino potrebbe avvicinarsi visti i due turni da recuperare, ma anche squadre appena sopra potrebbero essere coinvolte nella sfida salvezza. L’Atalanta corre e crea occasioni per 90′ minuti e sarà quindi uno scontro diverso rispetto a quello con il Benevento che si arrocca in difesa e non lascia spazi.

Si sfidano due ottimi allenatori: a entrambi piace comandare il gioco e non subire quello avversario…

Italiano ha dimostrato essere bravo a far sentire partecipi tutti i propri giocatori, sa sfruttare al meglio ogni elemento della propria rosa. E’ inoltre bravissimo a cambiare le partite in corsa, sa leggere benissimo lo svolgimento delle gare. Va dato merito al mister che conosce benissimo i suoi giocatori e sa toccare le corde giuste per stimolarli al massimo. Gasperini ha grandissima esperienza e ha fatto grandissime cose in panchina all’Atalanta portandole tra le “big”. E’ un incontro sicuramente non semplice per lo Spezia.

Come giudica la prima storica stagione in Serie A dello Spezia?

Molto buona. Sta facendo grandi partite e, anche quando non ha ottenuto punti, ha comunque offerto sempre prestazioni importantissime. Di partite completamente sbagliate ne ho viste davvero poche, forse un paio. Ad oggi 26 punti sono un bottino importante, certo non bisogna abbassare la guardia avendo alle spalle Cagliari e Torino che possono recuperare. Ma nel giro di pochi punti, anche avanti allo Spezia, ci sono tre o quattro squadre che possono essere coinvolte nella lotta per non retrocedere. Insomma finora un buonissimo campionato. Oltre ad Italiano faccio i complimenti al direttore Meluso che ha fatto una squadra importante con pochissimo tempo a disposizione, appena 35 giorni. Gran lavoro del direttore e di tutto il club.

Si è recentemente passati dalla proprietà Volpi a quella americana con la famiglia Platek

Mi auguro che la nuova proprietà possa fare altrettante belle cose per questa città. Volpi ha fatto grande lo Spezia. Personalmente quando giocavo ho sempre voluto riportare in B lo Spezia, lui ci è riuscito ed è andato anche oltre prendendo una squadra precipitata nei dilettanti. Ha riportato le grandi squadre al “Picco”. Ha fatto tantissime altre cose importanti come la costruzione del Centro Sportivo Ferdeghini: qualcosa di importantissimo per lo Spezia e per i ragazzi. Quando mi ci allenavo io era in terra battuta…

Una questione delicata è sicuramente quella del rifacimento dello Stadio “Alberto Picco”: si rischia una stagione tutta in trasferta l’anno prossimo

Dopo un anno così sfortunato per via del Coronavirus che ha impedito ai tifosi di seguire sugli spalti il primo campionato di Serie A dello Spezia fare il secondo anno ancora fuori sarebbe davvero un peccato, anche per i giocatori stessi. Il tifoso spezzino “si sente” è veramente quel qualcosa in più. Certo non è semplice programmare uno stadio: farlo di proprietà sarebbe il massimo, ma anche adeguarlo in tempo sarebbe una grande cosa.

Ha vestito la maglia e la fascia di capitano dello Spezia in oltre 150 partite. Un ricordo a cui è particolarmente legato?

Di ricordi ne ho tantissimi, Spezia è una di quelle piazze che vivi veramente. Mi sono sentito capitano di qualcosa di importante. Potrei ricordare la vittoria del campionato della C2 senza aver perso una partita e la festa in Piazza Europa. Tanti episodi, tanti derby vinti. Ne ricordo anche uno da non giocatore: avendo sognato a lungo di portare lo Spezia in Serie B aver visto la promozione in cadetteria con Guidetti capitano mi ha reso veramente contento quell’anno, come del resto l’anno scorso per quella in Serie A.

E’ il nuovo selezionatore della Nazionale della Moldavia. Come va quest’esperienza e c’è qualche elemento moldavo che “consiglierebbe” allo Spezia?

Sono qua in Moldavia da 25 giorni, è un ambiente che conosco. E’ un lavoro in cui devi seguire e selezionare molti giocatori, soprattutto quelli all’estero, per creare una rosa ampia su cui lavorare per poi selezionarli per una prima partita. Diciamo che per ora è una bella esperienza, speriamo lo rimangan anche dal 25 marzo quando inizieranno gli impegni ufficiali. Per i possibili “consigli” non mi permetto di intromettermi davvero. Il direttore Meluso sa benissimo cosa deve fare senza i miei consigli.

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