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Atalanta-Spezia e la storica amicizia tra le due tifoserie

L’amicizia tra le due tifoserie nacque alla fine degli anni ottanta e nel tempo si è rinforzata grazie a numerose attività di solidarietà

Il calcio non è semplicemente un gioco. Il calcio è passione, solidarietà, rispetto e soprattutto fratellanza. E’ questo senza dubbio il caso del forte legame di grande amicizia che lega la tifoseria bergamasca a quella spezzina. Nonostante il cammino delle due squadre non si sia più incrociato sino ad oggi, ad eccezione della partita di andata di questo campionato, tra le due tifoserie non sono mancati momenti di vicinanza e soprattutto di grande rispetto. Tutto nasce a fine degli anni ottanta…

La Storia di questa speciale amicizia

Il forte legamene tra le due tifoserie nasce a fine degli anni ottanta, più precisamente il 20 aprile di 33 anni fa, il 1988 con i nerazzurri allenati dall’indimenticabile Mondonico che si giocavano un traguardo assolutamente impensabile: la finale di Coppa delle Coppe contro i belgi del Malines. Era l’Atalanta di Piotti, Gentile, Stromberg, Bonetti e Bonacina, oggi allenatore della formazione della Primavera aquilotta. Tra i 40 mila che gremivano gli spalti dello stadio di viale Giulio Cesare c’era anche un folto gruppo di tifosi spezzini capitanati da Silvio Pampaloni che furono ospitati in curva dove fu esposto lo striscione “Ultras Spezia”. Questo fu l’episodio che avvicinò le due tifoserie. L’amicizia tra queste due realtà è legata anche in onore di Severino, per tutti ‘Sever’. Severino era un ragazzo di Bergamo che negli anni ’90 vene a lavorare in riva al Golfo dei Poeti. In occasione della partita amichevole Atalanta-Spezia disputata il 9 agosto 2014 i tifosi bergamaschi esposero uno striscione in suo onore: “A Bergamo sei nato, Spezia ti ha adottato, dal cielo guarda la partita che hai sempre sognato. Ciao Sever”. Uno striscione che consolidò ancora una volta il legame tra le due tifoserie. Come dimenticare poi il grande gesto dei ragazzi della Curva Ferrovia che lo scorso anno nel pieno della pandemia dovuta al Coronavirus riuscirono a mettere in piedi una raccolta per sostenere l’ospedale di Bergamo. In quel periodo maledette, che purtroppo ancora a distanza di 365 giorni non ci ha ancora del tutto abbandonato, la città di Bergamo era diventata suo malgrado la città simbolo della pandemia.

Bergamo e La Spezia, due città così distanti ma così vicine.

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