L’arbitro romano aveva assegnato il penalty che al 94° aveva permesso al Parma di impattare per 2 – 2 con le Aquile. Oggi quello della “Sardegna Arena” che è valso un punto allo Spezia

Il più grande rimpianto in questo inizio di campionato per lo Spezia è sicuramente il pareggio ottenuto con il Parma dopo essere stato sul doppio vantaggio.

Un pareggio giunto su calcio di rigore trasformato da Juraj Kucka al 94° del match.

Rigore netto per un fallo ingenuo di Terzi, ma che ha fatto sfumare due punti che sarebbero stati meritati.

Quest’oggi invece il calcio di rigore al 94° lo Spezia lo ha ottenuto a favore grazie al fallo subito da Piccoli in area per mano, o meglio piede, di Klavan.

Rigore apparso abbastanza netto anche in questo caso: sul dischetto Nzola è stato freddissimo e ha spiazzato Cragno.

Punto meritatissimo per la squadra di Italiano che per 55′ minuti ha comandato il gioco alla Sardegna Arena.

Il minimo comune denominatore delle due partite? L’arbitro!

Eh sì perchè ad assegnare i due rigori in questo, quello contro lo Spezia e quello a favore degli aquilotti, è sempre stato Valerio Marini di Roma 1.

Undicesima gara di Marini con lo Spezia e terzo pareggio, il secondo in Serie A dopo quello con gli emiliani.

L’arbitro romano si conferma anche dal “cartellino facile” contro gli aquilotti: alla “Sardegna Arena ” quattro ammoniti e tutti della squadra di Italiano che portano ad un totale di 25 gialli e 1 rosso a carico dello Spezia in 11 gare.