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Bartolomei a La Nazione: “Cresciuto ammirando Del Piero, la A me la sono sudata!”

Il centrocampista è passato attraverso il fallimento del Castelnuovo Garfagnana e la retrocessione del Teramo per calcioscommesse, ma non ha mai mollato neanche quando giocava in Eccellenza e ora assapora la Serie A con lo Spezia.

Un toscano, di Lucca, follemente amato dai tifosi dello Spezia pur avendo giocato con Massese, Pontedera e Reggiana. Un sogno?

No se ogni volta che esci dal campo hai la maglia madida di sudore dopo aver dato tutto.

Così il lucchese Paolo Bartolomei ha conquistato il popolo aquilotto e lo Spezia Calcio.

Il centrocampista di mister Italiano ha rilasciato all’edizione odierna de La Nazione alcune interessanti dichiarazioni.

Nessuno mi ha mai fatto pesare la mia origine e il mio passato calcistico in città, chissà quante me ne avrebbero dette se non fosse andata bene.

Il giocatore si è sistemato a Lerici. “Ci vivo con Pamela e mio figlio Samuele nato lo scorso 24 dicembre. Pamela vorrei sposarla presto, sto pensando ad una bella proposta.

Era partito in Serie C2 con il Castelnuovo Garfagnana, poi il fallimento e la ripartenza dall’Eccellenza alla Serie D con la Massese. Il rischio di perdersi era concreto, e invece…

Anche nelle serie minori ero convinto che ce l’avrei potuta fare, ma non dovevo più sbagliare. Sono approdato al Pontedera, poi in B al Teramo, ma anche qua il declassamento per il calcio scommesse fece perdere la cadetteria a me e alla società. Mi cadde il mondo addosso.

Bartolomei ha la tempra del guerriero ed è comunque ripartito alla grande.

Ripartii dalla Reggiana in Lega Pro, poi la chiamata del Cittadella in B. Li sfiorai la A con i Play – Off. Stagioni che mi permisero di passare poi allo Spezia. Il resto è storia recente.

Tra i dilettanti in tanti si chiedevano cosa Bartolomei facesse sui campi di provincia.

I commenti degli ex professionisti mi caricavano. Se non avessi fatto il calciatore? Il montatore meccanico, quello per cui avevo studiato.

Guardava la Serie A e sognava Alessandro Del Piero: “E’ il giocatore di cui mi ero letteralmente innamorato. Ora ammiro Vidal e Barella.

I ricordi riguardano anche le Figurine Panini: “Emozionante trovare quella della Serie B davanti ai miei parenti, ma incredibile scartare quella della Serie A di quest’anno.

Un giocatore caricato a mille prime di ogni match: “I miei compagni devono ternermi calmo prima delle partite, sono sempre concentrato e carico a mille!

Braccia tatuate, ma il pensiero è rivolto al prossimo: “Quello a cui sarò più affezionato sarà quello con il nome e la data di nasciata di mio figlio, presto lo farò.

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