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Carpanesi: “Per la salvezza è quasi fatta!”

L’ex allenatore aquilotto ospite al “Picco” per la gara con il Venezia: “Il terzo anno di A sarebbe importante per i tifosi e la città. Con il Venezia una vittoria fondamentale.

Ospite dello Spezia in tribuna d’onore per la partita casalinga con il Venezia l’ex allenatore aquilotto Sergio Carpanesi ha commentato i tre preziosissimi punti conquistati dalla squadra di Thiago Motta contro i lagunari.

Il “Maestro“, come è ricordato a Spezia dai tifosi delle Aquile ancora legatissimi a lui, ha rilasciato il proprio commento ai microfoni del collega Armando Napoletano per Il Secolo XIX.

CORSA SALVEZZA – «Parto dalle cose positive:direi che la salvezza è in cassaforte, quasi fatta, se non fatta. Non credo che le squadre che sono dietro, le tre ultime e lo stesso Cagliari, possano superare questo Spezia. Non ne hanno le caratteristiche. Giocarsi un altro anno di A significa molto per il club, ma anche e soprattutto per la gente. Preparare quindi la terza A, significherà riorganizzare un po’ le cose secondo me, facendo pochi innesti e gestendo meglio il gruppo. Magari con l’acquisto di un altro difensore, un centrocampista ed una punta, ragionamenti che faccio da distante».

VITTORIA FONDAMENTALE – «La vittoria significa tutto, questo va detto perché era essenziale. Ti permette di giocare, da qui alla fine, con un altro spirito e magari con più facilità di quanto si fosse visto sabato.

LA PARTITA DI SABATO –La squadra era partita bene, giocando quei 15′ minuti con scioltezza ed intelligenza; la difesa faceva partire l’azione, il centrocampo era aggressivo ed a misura, e così aveva vicino l’attacco. Se perdevano palla andavano subito a cercarla. Poi però le cose sono cambiate quasi subito ed hanno rischiato; credo che la situazione di classifica sia pesata di più sui padroni di casa che sul Venezia. Almeno questa era l’impressione. Hanno rischiato a lungo, anche con azioni che permettevano agli ospiti di arrivate in area, e quindi di essere pericolosi troppe volte. Poteva scapparci l’occasione vera da gol. La difesa è arretrata troppo nello schema, il centrocampo insieme a lei e questo ha creato una distanza troppo lunga con un attaccante che rimaneva isolato in avanti. Era difficile sbloccarla ed anzi rischiavi di perderla. Era come dare coraggio al Venezia. L’ingresso di Verde e Manaj ha aggiustato tutto. Se il Venezia fosse stato attaccato, avrebbe concesso. Il gol è arrivato poi al momento giusto. Non c’era più tempo per riorganizzare nulla».

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