Gli ultimi giorni di mercato all’estero decisivi per la possibile partenza o meno dell’ex N°10 aquilotto. Sulla partenza pesano costo del cartellino e ingaggio del giocatore
Giorni caldi per il futuro di Daniele Verde tra una difficile permanenza allo Spezia e un trasferimento ormai possibile solo all’estero dopo che il calciomercato in Italia si è chiuso il 1° settembre. Da una parte la Grecia con l’AEK Atene dove era già stato protagonista, dall’altra, come riportano oggi i colleghi de Il Secolo XIX, ci sarebbero i turchi del Karagumruk che in questa sessione estiva di mercato hanno già pescato in Italia Ceccherini e Lasagna.
Due i nodi da sciogliere. Il primo è il costo del cartellino per cui lo Spezia non ha intenzione di fare sconti volendo monetizzare al massimo la cessione dell’ex N°10. Dall’altra l’ingaggio del calciatore, legato al Club di via Melara da un contratto a scadenza 30 giugno 2025, che percepiva in Serie A 1.1 milioni di euro al lordo, ma che con la retrocessione in Serie B si è visto “tagliare” l’ingaggio a circa 660.000 €.
Certo la permanenza in maglia bianca di un Verde motivato sarebbe uno dei fattori che potrebbero risollevare una squadra come lo Spezia che sta soffrendo il nuovo adattamento alla categoria dopo la retrocessione dalla Serie A e si trova con un solo punto conquistato in tre partite disputate. Verde potrebbe essere quel leader tecnico e carismatico a cui Alvini si vorrebbe aggrappare per cercare la svolta. Agli ultimi giorni di mercato estero l’ultima parola.
