Anche le scelte di mister Gotti che rivoluziona il pacchetto difensivo non hanno convinto
Inutile negarlo perché ormai lo hanno capito anche i sassi c’è uno Spezia da “Picco” e c’è uno Spezia da trasferta e quello da trasferta è la “versione horror” di quello ammirato tra le mura amiche. Certo ci si è messo anche il calendarioche sulla strada dei ragazzi di mister Gotti ha messo le corazzate Inter, Juventus, Napoli e Lazio in serie, ma è soprattutto l’atteggiamento diverso delle due”versioni” che preoccupa e non poco. Contro la Lazio si è visto uno Spezia molle, che sbagliava le misure e il pressing ai portatori di palla avversari, tutto il contrario di quella squadra aggressiva che si vede solitamente sul terreno amico del “Picco“. C’è quindi da lavorare e c’è da farlo anche in fretta perché nella trasferta dell’Upower Stadium del prossimo turno di campionato l’atteggiamento dovrà essere quello giusto per fronteggiare un Monza che con Palladino si è completamente rilanciato con due vittorie consecutive.
Le scelte di Gotti e gli infortuni tolgono certezze
A togliere certezze allo Spezia prima di tutto gli infortuni di pedine importanti come Verde, presente solo a onor di firma in panchina, Kovalenko e soprattutto Arkadiusz Reca la cui assenza apre una voragine sulla sinistra. Ma anche le scelte di Gotti che ha cambiato assetto alla difesa rispolverando Caldara difensore centrale e spostando Kiwior, fin qui sempre tra i migliori, addirittura quinto di sinistra di un’arroccatissima difesa a cinque. Così facendo non solo si è snaturato il centrale polacco, ma tutta la retroguardia ha subito un evidente calo con Ampadu e Nikolaou letteralmente irriconoscibili. A questo va aggiunta anche la prima prova negativa in stagione di Bourabia e un Gyasi che non riesce a pungere al fianco di Nzola e il gioco è fatto!
Cosa salvare: Bastoni non molla mai, Holm si conferma, Nzola guerriero
Davvero poche le note positive, ma se proprio si vuole guardare al bicchiere mezzo pieno ecco la buona prova di Simone Bastoni. Lo spezzino non molla mai, va in pressing, recupera palloni e si rende pericoloso con due conclusioni da fuori delle sue. Si conferma Holm che soffre un pochino Zaccagni in fase difensiva, ma in fase offensiva è il solito stantuffo che manda al tiro Nzola e poi prova lui stesso la conclusione. Il centravanti franco angolano gioca una partita generosissima nonostante riceva un solo pallone giocabile. Combatte su ogni palla e fa venire il mal di testa a Patric costringendo Sarri al cambio all’intervallo. Il N°18 avrebbe meritato la gioia della rete. Infine nota di merito anche per il giovanissimo Ellertsson che al debutto da titolare in Serie A offre una prova di carattere con alcune giocate interessanti. Ora resettare tutto e ripartire perché con il Monza servirà ben altro.
Tabellino
LAZIO-SPEZIA 4-0
Marcatori: 12′ Zaccagni, 25′ Romagnoli, 62′, 90’+1′ Milinkovic
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (64′ Hysaj), Patric (46′ Gila), Romagnoli, Marusic; Milinkovic, Cataldi (77′ Marcos Antonio), Luis Alberto (73′ Vecino); Felipe Anderson, Immobile (64′ Pedro), Zaccagni.
A disp.: Luis Maximiano, Adamonis, Radu, Kamenovic, Basic, Bertini, Cancellieri, Romero.
All.: Giovanni Martusciello
SPEZIA (5-3-2): Dragowski; Holm, Ampadu (65′ Amian), Caldara, Nikolaou, Kiwior (82′ Beck); Ellertsson (65′ Agudelo), Bourabia (65′ Ekdal), Bastoni; Gyasi (75′ Sanca), Nzola.
A disp.: Zoet, Zovko, Verde, Ferrer, Maldini, Sher, Nguiamba, Strelec.
All.: Luca Gotti
Arbitro: Juan Luca Sacchi (sez. Macerata)
Assistenti: Lo Cicero – Affatato
IV ufficiale: Perenzoni
V.A.R.: Di Paolo
A.V.A.R.: Abbattista
NOTE: Ammoniti: 1′ Ampadu (S), 45′ Gyasi (S)
Recupero: 1′ pt, 3′ st
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Lazio-Spezia 4-0: in trasferta non gira, ma è l’atteggiamento a preoccupare
Anche le scelte di mister Gotti che rivoluziona il pacchetto difensivo non hanno convinto
Inutile negarlo perché ormai lo hanno capito anche i sassi c’è uno Spezia da “Picco” e c’è uno Spezia da trasferta e quello da trasferta è la “versione horror” di quello ammirato tra le mura amiche. Certo ci si è messo anche il calendarioche sulla strada dei ragazzi di mister Gotti ha messo le corazzate Inter, Juventus, Napoli e Lazio in serie, ma è soprattutto l’atteggiamento diverso delle due”versioni” che preoccupa e non poco. Contro la Lazio si è visto uno Spezia molle, che sbagliava le misure e il pressing ai portatori di palla avversari, tutto il contrario di quella squadra aggressiva che si vede solitamente sul terreno amico del “Picco“. C’è quindi da lavorare e c’è da farlo anche in fretta perché nella trasferta dell’Upower Stadium del prossimo turno di campionato l’atteggiamento dovrà essere quello giusto per fronteggiare un Monza che con Palladino si è completamente rilanciato con due vittorie consecutive.
Le scelte di Gotti e gli infortuni tolgono certezze
A togliere certezze allo Spezia prima di tutto gli infortuni di pedine importanti come Verde, presente solo a onor di firma in panchina, Kovalenko e soprattutto Arkadiusz Reca la cui assenza apre una voragine sulla sinistra. Ma anche le scelte di Gotti che ha cambiato assetto alla difesa rispolverando Caldara difensore centrale e spostando Kiwior, fin qui sempre tra i migliori, addirittura quinto di sinistra di un’arroccatissima difesa a cinque. Così facendo non solo si è snaturato il centrale polacco, ma tutta la retroguardia ha subito un evidente calo con Ampadu e Nikolaou letteralmente irriconoscibili. A questo va aggiunta anche la prima prova negativa in stagione di Bourabia e un Gyasi che non riesce a pungere al fianco di Nzola e il gioco è fatto!
Cosa salvare: Bastoni non molla mai, Holm si conferma, Nzola guerriero
Davvero poche le note positive, ma se proprio si vuole guardare al bicchiere mezzo pieno ecco la buona prova di Simone Bastoni. Lo spezzino non molla mai, va in pressing, recupera palloni e si rende pericoloso con due conclusioni da fuori delle sue. Si conferma Holm che soffre un pochino Zaccagni in fase difensiva, ma in fase offensiva è il solito stantuffo che manda al tiro Nzola e poi prova lui stesso la conclusione. Il centravanti franco angolano gioca una partita generosissima nonostante riceva un solo pallone giocabile. Combatte su ogni palla e fa venire il mal di testa a Patric costringendo Sarri al cambio all’intervallo. Il N°18 avrebbe meritato la gioia della rete. Infine nota di merito anche per il giovanissimo Ellertsson che al debutto da titolare in Serie A offre una prova di carattere con alcune giocate interessanti. Ora resettare tutto e ripartire perché con il Monza servirà ben altro.
Tabellino
LAZIO-SPEZIA 4-0
Marcatori: 12′ Zaccagni, 25′ Romagnoli, 62′, 90’+1′ Milinkovic
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (64′ Hysaj), Patric (46′ Gila), Romagnoli, Marusic; Milinkovic, Cataldi (77′ Marcos Antonio), Luis Alberto (73′ Vecino); Felipe Anderson, Immobile (64′ Pedro), Zaccagni.
A disp.: Luis Maximiano, Adamonis, Radu, Kamenovic, Basic, Bertini, Cancellieri, Romero.
All.: Giovanni Martusciello
SPEZIA (5-3-2): Dragowski; Holm, Ampadu (65′ Amian), Caldara, Nikolaou, Kiwior (82′ Beck); Ellertsson (65′ Agudelo), Bourabia (65′ Ekdal), Bastoni; Gyasi (75′ Sanca), Nzola.
A disp.: Zoet, Zovko, Verde, Ferrer, Maldini, Sher, Nguiamba, Strelec.
All.: Luca Gotti
Arbitro: Juan Luca Sacchi (sez. Macerata)
Assistenti: Lo Cicero – Affatato
IV ufficiale: Perenzoni
V.A.R.: Di Paolo
A.V.A.R.: Abbattista
NOTE: Ammoniti: 1′ Ampadu (S), 45′ Gyasi (S)
Recupero: 1′ pt, 3′ st
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