Direzione decisa da parte di Giua che mostra grande personalità e attende il giusto per tirare fuori i primi cartellini per gioco scorretto (aspetta ad esempio il terzo fallo commesso prima di ammonire giustamente Cassata per altro diffidato, Ndr), ma non accetta le proteste, in cui i blucerchiati oggettivamente spesso esagerano, come evidenziato dal giallo a Sebastiano Esposito e il rosso all’intervallo ad Andrea Pirlo. Nel finale tiene anche a bada gli animi troppo caldi sventolando due gialli per Amian e per Conti che era entrato in campo dalla panchina.
RIGORE RICHIESTO DALLA SAMPDORIA – Vede benissimo Giua che non concede il rigore per un presunto tocco con il braccio sinistro di Nicolò Bertola in area di rigore. Il braccio del giovane difensore aquilotto è attaccatissimo al corpo ed è quindi giusto non concedere il penalty nonostante le veementi proteste blucerchiate.
Una direzione lineare e corretta che per la Redazione di CalcioSpezia merita una votazione di 6,5 in pagella.