Stefano Chisoli, ex Presidente dello Spezia Calcio, è intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica “Si Gonfia la Rete”, in onda su Radio Crc. In vista del big match di Serie A tra Napoli e Fiorentina, Chisoli ha parlato del trainer viola Vincenzo Italiano e del Ds azzurro Mauro Meluso, da lui conosciuti nel corso della loro militanza nel club di Via Melara.
Ecco le dichiarazioni:
PREVISIONE – “Italiano ha lasciato lo Spezia dopo la salvezza in serie A ed è un orgoglio vederlo nella Fiorentina, al pari di Meluso che ora lavora nel Napoli. La squadra azzurra è diversa rispetto allo scorso anno, ma dopo un momento iniziale è in ripresa. Domenica si prevede una bella partita perché entrambe giocano a calcio”.
ITALIANO E LA FASE DIFENSIVA – “Al primo anno di serie A allo Spezia ci guardammo e mi disse “e ora dove li facciamo i punti per salvarci?” e quindi decise di esprimere un bel gioco, fare un pressing alto ed è chiaro che un po’ di equilibrio difensivo quando ti esponi molto lo perdi, ma ebbe ragione lui. E’ chiaro che dipende anche tanto dai giocatori che ha a disposizione. Italiano è un allenatore giovane, innovatore e poi sta facendo bene”.
L’IMPORTANZA DI MELUSO – “Meluso allo Spezia fu molto importante perché dal punto di vista umano è molto vicino alla squadra, all’allenatore e parla molto con la società. E’ una figura importante sotto questo punto di vista. Da noi già c’era un telaio, ma i calciatori che prese sono rimasti tutti in serie A. Prese anche Provedel che era svincolato. Meluso metteva armonia nel gruppo e questo è stato molto importante per noi. Non ho sentito Meluso perché avrei voluto incontrarlo domenica, ma per impegni familiari non potrò esserci e lo chiamerò. Dal punto di vista caratteriale è uno che va d’accordo con tutti, sa lavorare in gruppo. Da noi trovò un ambiente sereno. E’ importante avere la figura di un direttore sportivo tradizionale perché se si fa tutto solo con gli algoritmi non si ritrova l’armonia di gruppo che è fondamentale”.
