
Contro il Lecce due occasioni da rete, ma nessun gol. Il Torino è una delle sue vittime preferite e in passato una sua doppietta ai granata è valsa la prima storica salvezza in Serie A delle Aquile
Due occasioni in 90′ minuti di gioco: un sinistro a fil di palo dopo aver difeso benissimo il pallone e superato Umtiti al 6° minuto e quel colpo di testa nella ripresa liberissimo sul secondo palo servito dall’angolo di Esposito che è però finito sull’esterno della rete.
Continua l’astinenza da gol di M’Bala Nzola che dopo la partita di Lecce è arrivato a 454′ minuti senza gol. Il suo impegno e la sua importanza per lo Spezia di Semplici in campo, anche quando non segna, non sono però in discussione.
Il bomber franco angolano è capace di tenere in appresione l’intera difesa avversaria da solo, di far salire la squadra, giocare di sponda, mettere a terra i lanci lunghi dalla difesa rendendo giocabile il pallone e liberare i compagni con sponde perfette come fatto nell’occasione capitata ad Agudelo.
Chi ha deluso non è certo il N°18 che al “Via del Mare” ha dato tutto, semmai ci si aspettava molto di più dal compagno di reparto Eldor Shomurodov che ancora una volta non è stato all’altezza.
E ora all’orizzonte si staglia la gara decisiva con il Torino e qui Nzola vuole tornare a gonfiare la rete avversaria contro una delle sue vittime preferite.
Già all’andata, quando sulla panchina aquilotta sedeva ancora Gotti, fu proprio il centravanti a decidere la sfida dell’Olimpico Grande Torino trasformando freddamente un calcio di rigore.
Un gol da tre punti come tre sono i gol realizzati ai granata da Nzola da quando lo Spezia milita in Serie A.
Oltre alla rete dagli undici metri del girone di andata si ricorda la sua doppietta che sancì la prima storica salvezza in Serie A dello Spezia: ora il bomber vuole ripetersi!
Juric che lo stima e la prossima stagione lo vorrebbe vestire di granata è avvisato.
