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Udinese-SPEZIA 2-2, le pagelle di CS: inchinati davanti al “fattore Nzola”

Agudelo a tratti devastante, Ekdal sembra trasformato. Due miracoli per Dragowski Per Gyasi una gara preziosa in fase difensiva. Nikolaou sfortunato e impreciso, Reca meno bene del solito. Verde a corrente alternata

DRAGOWSKI 7: Miracoloso due volte! La prima sul colpo di tacco ravvicinato di Ehizibue nella prima frazione, la seconda con un miracolo sulla semirovesciata a due passi dalla porta di Beto. Nel mezzo anche un buon intervento sulla punizione di Samardzic. Nel finale rischia il patratrac perdendo un pallone pericoloso, ma gli va bene: a lui e allo Spezia.

AMIAN 6: Rispetto ad altre volte spinge molto meno, anche perché un “cliente scomodo” come Udogie impone massima attenzione in fase difensiva.

AMPADU 6: Sfortunato nell’azione del gol di Beto tenuto in gioco, grazie al VAR, per millimetri, ma tutto sommato gestisce bene il pallone e gioca di fisico e posizione. Offre anche un gran pallone a Bourabia che non trova lo specchio a tu per tu con Silvestri.

NIKOLAOU 5,5: Si fa infilare dall’imbucata di Success per Beto sull’azione dell’1-1 e va a chiudere in ritardo su Pereyra nell’azione del 2-1, però ci mette grinta, cuore e fisico e di testa le prende quasi tutte. Peccato perché poteva sicuramente fare meglio: nel complesso non gioca male, ma è sfortunato negli episodi.

RECA 5,5: Benissimo in fase offensiva, male in quella difensiva dove soffre stranamente Ehizibue. Appena Sottil capisce questa difficoltà l’Udinese inizia a spingere molto di più sulla destra.

EKDAL 7: Lavoro fondamentale in copertura come quando anticipa in area di rigore Beto sulla verticalizzazione di Udogie. Altrsì fondamentale era stato il suo recupero palla a centrocampo e verticalizzazione immediata per mandare in porta Nzola nell’azione dello 0-1. Nelle ultime due gare sembra un altro giocatore rispetto a quello visto in tutto il resto della stagione.

BOURABIA 6: Sul lancio di Ampadu è splendido lo stop con cui addomestica il pallone a cui segue però un pallonetto alto sull’uscita di Silvestri. Se fosse stato più freddo e preciso lo Spezia in 12′ minuti sarebbe stato sullo 0-2. Meno appariscente che in altre partite è comunque sempre efficace e alza il livello qualitativo della mediana aquilotta. (89° KOVALENKO SV)

VERDE 5,5: Gioca largo a destra e cerca di rientrare sul mancino, non riesce però a mettersi troppo in mostra. Bravo nel primo tempo a gestire una grande azione di ripartenza. Nella ripresa trova la testa di Masina a salvare la sua potente conclusione. Oggettivamente era lecito aspettarsi qualcosa di più, ma Sottil lo “ingabbia” bene. (63° SHOMURODOV 5,5: Entra per aumentare il peso offensivo dello Spezia, ma alla fine non combina qualcosa di veramente efficace oltre a mettere maggiore pressione ai difensori bianconeri.)

AGUDELO 7: Galleggia tra le linee dando fastidio a tutti gli avversari. Nel primo tempo lo anticipano sul più bello sul centro di Nzola. Nella ripresa con un numero di tacco e uno scatto bruciante offre un “cioccolatino” a Gyasi che non ci arriva clamorosamente. Qualche minuto dopo parte palla al piede, si fa metà campo e offre l’assist a Nzola che sigla il 2-2. Se questo non bastasse a definire la sua partita offre una grossa mano anche in fase di non possesso palla. A tratti è devastante! (74° MALDINI SV)

GYASI 6,5: Si fa apprezzare di più in fase difensiva che in quella offensiva. Generosissimo, quasi commovente nei suoi recuperi difensivi. Due salvataggi importantissimi, ma anche quel “liscio” sul “cioccolatino” recapitatogli in area da Agudelo.

NZOLA 7,5: Gli bastano 5′ minuti per spezzare l’equilibrio. Sulla verticale di Ekdal scatta, brucia il difensore, supera l’uscita di Silvestri in progressione e deposita nella porta sguarnita. A inizio ripresa salta secco Perez e conclude sul secondo palo, ma una gran scivolata di Becao gli nega il raddoppio. Pareggia i conti con il suo 11° gol in campionato (13° stagionale) con un diagonale di destro, non il suo piede, sull’assist di Agudelo. Il “fattore Nzola” è più che mai essenziale per lo Spezia: lui festeggia con un inchino, ma siamo noi a inchinarci davanti al suo “killer instict” sottoporta (89° CALDARA SV)

 

ALL. SEMPLICI 6,5: Il suo Spezia gioca a viso aperto e in maniera offensiva tirando maggiormente in porta della precedente versione “gottiana” e facendo un maggiore possesso palla. Alla “Dacia Arena” parte meglio, va in vantaggio subisce la rimonta dell’Udinese, ma poi ha la forza di pareggiare i conti sempre con il finalizzatore Nzola quando il tecnico aveva spostato ancora di più il baricentro in avanti con l’ingresso di Shomurodov. La strada tracciata del 4-2-3-1 sembra quella corretta. Quello della “Dacia Arena” è un punto pesante e importante che dà morale e apre al meglio la settimana della super sfida con il Verona.

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