Ottima la direzione di Maresca con lo Spezia che torna a vincere con quest’arbitro dopo sette anni
Partita tesa e molto spezzettata vista la posta in palio quella tra Hellas Verona e Spezia al “Bentegodi“. Maresca, che in passato aveva già fatto grossi danni allo Spezia, non dirige affatto male.
Inizialmente prova a tenere la partita in pugno un “metodo all’inglese“, ma alla fine con il ripetersi di molti falli da ambo le parti è costretto a sventolare parecchi cartellini gialli: conclusione due ammoniti per il Verona e quattro per lo Spezia.
Di questi il solo Holm viene ammonito per proteste, gli altri tutti per gioco scorretto.
Maresca rimane sempre vicino all’azione sbagliando praticamente nulla.
REGOLARE IL GOL DI VERDI – Gol che nasce da un contrasto vinto da Dawidowicz su Amian che è del tutto regolare. L’azione poi si sviluppa con Lasagna che in progressione salta Caldara e Kiwior e assiste Verdi che è in posizione regolare quando viene liberato davanti a Dragowski.
INFORTUNIO DRAGOWSKI – Per quanto brutto e drammatico l’intervento di Lasagna è del tutto fortuito. In bocca al lupo per un pronto rientro in campo al portierone polacco.
ENTRATA DI TAMEZE SU AMPADU – Piede a martello e intervento durissimo da tergo di Tameze su Ampadu, Maresca estrae solamente il cartellino giallo e riguardando al rallenty il fallo ha ancora una volta probabilmente ragione lui, anche se magari qualche giocatore dello Spezia si aspettava un cartellino di diverso colore.
RIGORE RICHIESTO DALLO SPEZIA – Giusto lasciar correre sul tiro tentanto da Holm e deviato da Koray Gunter in area di rigore: la deviazione del difensore gialloblu non è con la mano.
Lo Spezia, che con una direzione di Maresca non vinceva da ben 7 anni, oltre al tabù trasferta sfata anche quello dell’arbitro che si merita un voto pari a 6,5 per la Redazione di CalcioSpezia.