Verde e Maldini “pagano” i lunghi stop per infortunio. Gyasi sempre titolare con 898′ minuti disputati sui 990′ complessivi ancora senza un gol o un assist. Ora bisogna ritrovare il gol perduto, a gennaio intervenire sul mercato
I numeri degli attaccanti in fatto di realizzazione dello Spezia sono da far tremare i polsi. Solo M’Bala Nzola va infatti a segno con una certa regolarità in questo campionato. Quattro reti già messe a segno, esattamente il doppio di tutto lo scorso campionato, più due reti in Coppa Italia.
Dietro il bomber franco-agolano, presentatosi titarato a lucido all’inizio di questa stagione dopo le molte incomprensioni con Thiago Motta lo scorso campionato, il vuoto.
Verde e Maldini fermati dagli infortuni, Gyasi non vede ancora la porta
Nessun altro attaccante dello Spezia ha gonfiato la rete avversaria. E se per Verde va tirato in ballo il lunghissimo stop per infortunio che dovrebbe restituire il N°10 delle Aquile al 100% solo dalla prossima gara con la Fiorentina, per capitan Gyasi ci sono poche scusanti.
Undici partite su undici da titolare, prima come esterno a tutta fascia poi come seconda punta a fianco di Nzola, ma ancora nessun gol e nessun assist nonostante gli 898′ minuti passati in campo in Serie A sui 990′ disputati finora dallo Spezia.
Un discorso simile a Verde è quello che si può fare per il figlio e nipote d’arte Daniel Maldini fermato a lungo per problemi muscolari. Il 21enne ex Milan ha messo a referto appena 72′ minuti in campo nelle prime 11 giornate di Serie A.
Strelec e i sorrisi di Coppa Italia insieme a Leo Sanca
Un pochino meglio ha fatto Strelec che, seppur a secco in campionato, ma con un minutaggio di appena 142′ all’attivo, ha realizzato una bella doppietta in Coppa Italia contro il Brescia.
Discorso identico per il 22enne portoghese Leandro Sanca, che ha iniziato a farsi apprezzare in Coppa Italia contro il Brescia, ma in campionato appena tre spezzoni di gara per complessivi 73′ minuti.
Nemo propheta in patria
Eppure il “problema attacco” era stato segnalato ampiamente per tempo dall’ex Direttore dell’Area Tecnica Riccardo Pecini che negli ultimi giorni di mercato spingeva forte per l’acquisizione di un nuovo centravanti che potesse sia sostituire che affiancare Nzola quando ve ne fosse stato bisogno.
Un’insistenza motivata quella del bravo dirigente spezzino, ma che alla fine ha portato alla rottura insanabile con Tella e di conseguenza con i Platek.
A posteriori Pecini ci aveva visto ancora una volta molto lungo, mentre altri erano stati un po’ miopi nel voler insistere in certe direzioni.
Numeri da retrocessione
I numeri per lo Spezia a livello offensivo sono però impietosi: nessun gol siglato in trasferta con il record negativo dei maggiori campionati europei.
Una media gol a partita parì allo 0,82 ossia meno di un gol a partita di media.
Esemplificativo di questo fatto è che oltre alle 4 reti di Nzola le altre marcature dello Spezia siano state messe a segno dall’infortunato Bastoni (2), un centrocampista, e da un terzino come Holm che contro la Cremonese ha trovato la sua prima rete in Italia.
A questi va poi aggiunta l’autorete di Murillo contro la Sampdoria nella partita del “Picco” vinta in rimonta per 2-1 da parte della squadra di Gotti.
Oggettivamente veramente poco per sperare di salvarsi, soprattutto poi se la difesa è una delle più perforate di Serie A: serve un’inversione di tendenza subito e una mano dal mercato immediata all’apertura di gennaio.
