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Luca Gotti: “C’è un percorso lungo da fare, la mia squadra come una Primavera…”

Le parole rilasciate dal tecnico aquilotto a Sky Sport.

Luca Gotti ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Sky Sport. Il tecnico dello Spezia ha parlato della sua esperienza nel Golfo dei Poeti. Gotti ha poi spiegato un curioso retroscena con protagonista uno dei simboli della provincia spezzina, il faro dell’Isola del Tino.

Le parole di Gotti per Sky Sport:

L’ESPERIENZA CON LO SPEZIA – “Dal punto di vista calcistico è l’alba, c’è ancora tutto un percorso lungo da fare. Il campionato di Serie A è lunghissimo soprattutto per le squadre medio-piccole che si giocano la salvezza. Siamo a mettere la prima fila di mattoni”.

LA SQUADRA – “Ha alcune caratteristiche tipiche di una squadra Primavera. Ci sono tanti ragazzi giovani estremamente applicati nei quali percepisci la voglia di migliorare”.

IL MENTORE SARRI – “Nella mia squadra qualcosa di Sarri c’è, cosi come c’è qualcosa di Donadoni e di Tudor. Ci sono anche contaminazioni di altre persone che ho incrociato nella mia vita, che sono andato a vedere, a studiare, con cui mi sono confrontato. Ci sono anche delle modalità operative di Maurizio che mi son sentito di fare mie. Aldilà dell’idea specifica calcistica, Maurizio ha tanta ricchezza e tante componenti sulle quali da una parte si può riflettere e dall’altra si può rubare”.

SULLA LAZIO – “La Lazio è l’unica delle big che ha migliorato la sua classifica. Ha avuto una partita sfortunata in Europa League ma in campionato sta facendo bene. Il gioco dell’allenatore è sempre più visibile e si iniziano a vedere in modo costante anche sfumature che nello scorso campionato si erano viste solo a tratti. Questo significa che Sarri sta incidendo”.

IL FARO DEL TINO – “Il faro da tanti anni è uno dei simboli importanti della mia vita. Ho scoperto che in Liguria c’è il faro dell’Isola del Tino che è un isola militare aperta al pubblico solo il 13 Settembre, giorno del mio compleanno. Il giorno che venni a La Spezia per firmare il mio contratto eravamo a Lerici, su una terrazza che dava sull’Isola del Tino. Mi è sembrata una cosa benaugurante. 

IL MARE COME SIMILITUDINE – “In mare si può avere una navigazione tranquilla come da un momento all’altro se ne può avere una complessa, tempestosa con cose da sistemare e riparazioni da dover mettere in atto. Mi sembra una similitudine interessante con la conduzione di una squadra di calcio”. 

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