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ESCLUSIVA CS – Caverzan: “In questo Spezia ci vuole un giocatore che detti i tempi”

L’indimenticato “Giotto” è il grande doppio ex di Juventus-Spezia: “Servono come il pane i gol degli attaccanti. Verde è un giocatore di cui ti puoi innamorare. Per me la C al “Picco” è valsa la A. Che spettacolo allenarmi con Roberto Baggio. Italiano è stato scorrettissimo con lo Spezia e i suoi tifosi

Ex N°10 dello Spezia Andrea “Giotto” Caverzan, oggi allenatore, disputò 56 partite in maglia aquilotta siglando 7 reti e dispensando classe, assist e giocate sul prato verde dell’Alberto Picco.

Ma Caverzan vanta anche un passato, da giovanissimo, alla Juventus che lo tenne sotto contratto per cinque anni girandolo però sempre in prestito, anche in Serie A all’Udinese.

Oggi proprio lui, “L’Uomo in più” del film di Sorrentino in quel 3 – 3 – 1 – 3 del Cittadella di Ezio Glerean è nostro ospite per un’intervista a doppio sfondo bianco e nero proprio alla vigilia di Juventus-Spezia.

Domenica Juventus-Spezia che partita sarà?

Sarà una trasferta non dico proibitiva, considerando anche come sono andate le trasferte con Napoli e Milan, ma sicuramente difficilissima perché Allegri e la Juventus proveranno fino alla fine a vincere lo Scudetto e non ad arrivare semplicemente tra le prime quattro come ha detto “falsamente” l’allenatore bianconero.

La Juventus non ha brillato a Firenze, ma ha vinto…

Sì è vero la Juventus ha giocato male ha Firenze, ma lì c’è un discorso diverso perché quella sfida è improntata su 180′ e quindi Allegri ha pensato prima a non prenderle, mentre avrebbe avuto un atteggiamento diverso se la partita fosse stata solamente sui 90′

Lo Spezia viene, purtroppo, da tre sconfitte consecutive

E’ vero, ma sono tre sconfitte che ci possono stare. In Serie A non è facile fare punti per nessuno. L’importante è che nessuno degli aquilotti non si demotivi o demoralizzi troppo. In fondo ci sono tante squadre messe peggio e quindi la fiducia non deve mai mancare.

Come allenatore l’ha convinta Thiago Motta?

Thiago Motta è una scelta che mi ha convinto puntando su un allenatore giovane. All’inizio penso abbia pagato un po’ di inesperienza. Domenica dopo domenica si sta dimostrando capace e ha già messo in cascina parecchi punti in un campionato difficile e tenendo conto di tantissime problematiche dai numerosi infortuni, dall’assenza di una preparazione e dalla mancanza totale di amichevoli precampionato. Il lavoro l’ha dovuto quindi fare durante il campionato e questo non è stato sicuramente semplice. Sta facendo un ottimo lavoro quindi a mio avviso, speriamo di salvarci il prima possibile.

L’italo brasiliano ha sostituito in panchina Vincenzo Italiano, il tuo pensiero su questo cambio forzato dopo il rinnovo di contratto e le dichiarazioni alla piazza?

Io dico quello che penso sempre e posso dire che quello che i tifosi dello Spezia hanno riservato al “Picco” all’allenatore della Fiorentina sia più che meritato. Ha fatto grandi cose a Spezia portandolo in Serie A e salvandolo l’anno dopo però di fatto ha sbagliato completamente il modo di gestire tutta la situazione. Non ha trovato squadra, ha poi firmato un accordo con lo Spezia facendo un certo tipo di dichiarazioni e poi è sparito per forzare la mano per il passaggio con la Fiorentina. Se lui non aveva più le motivazioni di andare avanti con le Aquile doveva fare un passo indietro e rimanere semplicemente a casa in attesa di una chiamata. Quello che ha fatto è stata una cosa scorrettissima, una cosa che non si può e non si deve fare!

Motta gioca con Kiwior a fare da schermo davanti alla difesa. Con il polacco squalificato ti aspetti un regista vero in campo?

Ogni squadra credo che abbia bisogno di un uomo che detta i tempi che questo sia un regista classico o anche due registi in un centrocampo a due. Poi anche per caratteristiche Thiago Motta è sempre stato un calciatore che in carriera ha sempre dettato i tempi, e credo quindi che anche lo Spezia ne abbia bisogno. Lo Spezia non può giocare con due che corrono e basta in mezzo al campo. Lui ne sa sicuramente più di me, ma credo che il segreto di una partita come quella contro la Juventus sia quello di non farli giocare e pressarli fin dall’inizio perché se aspetti prima o poi un gol la squadra di Allegri te lo fa.

Verde porta “il tuo” 10: degno erede?

Lui è un giocatore di Serie A, io stato un giocatore di Serie B e Serie C. Un mio erede potrebbe essere un giocatore di Serie D o Eccellenza che prova il salto nei professionisti. A parte gli scherzi Verde è uno dei pochi ragazzi di cui la gente si può ancora innamorare, è un giocatore di qualità.

Manaj 3 gol Nzola 2 gol: mancano i gol del centravanti alle Aquile?

Si è vero, in effetti mancano i gol degli attaccanti e questo è un grosso problema per una squadra che lotta per la salvezza. Anche domenica sarà una partita in cui bisogna cercare di sfruttare al massimo ogni occasione cercando di essere più cinici nelle ripartenze.

Un suo ricordo dell’esperienza spezzina?

Giocare in uno stadio come il “Picco” per me è stato uno dei più bei campi dove ho mai giocato e sono grato per aver avuto la fortuna di giocarci davanti a un pubblico incredibile come quello dello Spezia. Visto che siamo in tema di Juventus-Spezia mando anche un saluto a David Trezeguet che disse che era uno stadio orribile, ma io gli posso dire che per chi è stato a Spezia e per chi ha giocato nello Spezia, fosse in Serie C o Serie B, per me è stato come se fosse stata Serie A grazie al calore di un pubblico incredibile!

Un suo ricordo dell’esperienza in bianconero?

E’ un ricordo bellissimo perché ho avuto la possibilità di essere allenato da tre diversi allenatori, Marchesi, Zoff e Trapattoni e quindi ti puoi immaginare l’esperienza che ho avuto con questi tre grandissimi tecnici. Senza contare i grandi giocatori che sono passati in bianconero in quegli anni lì e quindi per me quella bianconera è stata una grande emozione e una grande esperienza. Mi sono allenato al fianco di Roberto Baggio, veneto come me, e ho potuto studiarlo sia dal campo che dalla panchina. Non è comunque che possa dire di aver giocato alla Juventus dove in realtà ho fatto solo un paio di partite di Coppa e qualche panchina. Certo ci sono stato e quella è già una grande soddisfazione.

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