Esordio amaro sulla panchina dei liguri per Shevchenko, che non riesce a regalare il sorriso ai suoi tifosi che vedono la squadra sempre più in crisi
Genoa–Roma, terzultimo match della tredicesima giornata, finisce 0-1. Un successo esterno dei capitolini (che ripartono dopo la doppia sconfitta con Milan e Venezia) in un match condizionato dal maltempo, che non ha certo entusiasmato i presenti di fede rossoblù.
UCRAINA-PORTOGALLO. La prima di Shevchenko da allenatore in Italia è conto Mourinho. Il tecnico lusitano vede la sua squadra, reduce dal brutto ko prima della sosta a Venezia, essere pimpante con l’ex Shomourodov al 3’ e il gol annullato (15’) a Mkhitaryan. I padroni di casa faticano nel costruire e al 29’ si salvano dalla chance mega galattica sciupata davanti a Sirigu, dall’ex di turno dopo l’errore di Masiello. Il match stenta a decollare e per vedere qualcosa di più, bisogna attendere la ripresa, che vede la pioggia farla da padrona con un pesante acquazzone. Al 6’ mancino di Mkhitaryan dal limite, sfera alta non di molto. La partita non vede mutamento: i giallorossi fanno il match, i rossoblù cercano l’occasione cinica per colpire, cosa non ancora accaduta in questa contesa fino al 27’, quando un altro ex El Shaarawy, in scivolata anticipa Sturaro vanificando il cross di Vasquez. Al 38′ la svolta della Roma: Mkhitaryan si invola sulla trequarti e allarga in area per il da poco entrato in campo Afena-Gyan, il quale con un piatto destro ad incrociare fa secco Sirigu. La serata del ghanese classe 2003 non è finita. Infatti in pieno recupero (50′) lascia partire uno splendido destro a giro dalla distanza che termina in rete. Per i capitolini tre punti che valgono il quinto posto a 3 lunghezze dall’Atalanta. Il Genoa invece resta fermo al terzultimo posto con 9 punti, appena 2 di vantaggio su Cagliari e Salernitana.