Le due ex bandiere aquilotte hanno analizzato la situazione dello Spezia nel corso di un intervista a “La Nazione”.
Lo Spezia Calcio sta vivendo un momento delicato a livello di risultati. Dopo le sconfitte “giustificate” contro Juventus e Milan, ne è arrivata una davvero pesante al “Bentegodi” con un Hellas Verona non certo irresistibile. La sosta servirà alle aquile per ricaricare le batterie e recuperare effettivi in vista della delicata gara con la Salernitana.
Ad analizzare il difficile periodo ed a suonare la carica ci hanno pensato due volti noti del mondo aquilotto. Stiamo parlando degli attaccanti Andrea Telesio e Francesco Fiori, vere e proprie icone dello Spezia rimaste legatissime alla piazza, che hanno rilasciato un’intervista al quotidiano La Nazione.
Ecco le loro parole rilasciate da Andrea “Telegol” Telesio:
“Da qui in avanti tutte le partite dovranno essere affrontate con il coltello tra i denti, la tecnica in certi frangenti potrà passare anche in secondo piano. I giocatori un po’ più esperti potranno essere di aiuto ai giovani, ma ci vorrà anche l’entusiasmo di questi ultimi. L’anno scorso c’era gente come Terzi, ora si dovrà puntare sulla corsa e l’entusiasmo. Il Covid non ha permesso alla squadra di svolgere una preparazione ottimale, i tanti infortunati possono dipendere proprio dalla mancanza di un ritiro ad hoc. Il fatto poi di aver intensificato gli allenamenti per farsi trovare pronti per il campionato può avere influito sugli infortuni muscolari. In questa sosta bisognerà cercare di recuperare gli indisponibili, valutando eventualmente anche il mercato degli svincolati per colmare alcune lacune. Capisco che i tifosi siano un po’ delusi ma bisogna considerare anche la dimensione dello Spezia. La società ha investito sui giovani per poi poterli rivendere in prospettiva, ora il sodalizio aquilotto ha un parco giocatori di proprietà importante. Il tutto tenendo presente della problematica del mercato bloccato”.
Qui, invece, le dichiarazioni di Francesco “Francolino” Fiori:
“Mi pare che alla squadra manchino la concretezza in attacco, dove sarà fondamentale recuperare Nzola e la solidità a centrocampo, reparto dove si sente la mancanza di Pobega. In difesa si subiscono troppi gol, diciannove sono veramente troppi e, a riguardo, non capisco perché non sia stato confermato Terzi che avrebbe apportato esperienza e fatto crescere i giovani. Si percepisce, infatti, che i difensori aquilotti non abbiano sicurezza, ogni volta che subiscono un gol vanno in crisi e ne subiscono un altro, se non si ha un giocatore di temperamento a fianco diventa difficile. Lo scorso anno la squadra aveva un’età molto giovane, quest’anno si è ulteriormente abbassata. La speranza è di restare attaccanti al carro e, possibilmente, intervenire sul mercato acquisendo un difensore e un centrocampista abituati a fare la Serie A”. Tutto sommato le partite disputate dallo Spezia non sono state negative, però è mancato quel passo importante per chiuderle. Ad esempio, nella gara contro la Juve, se lo Spezia va sul tre a uno è fatta. Mi auguro che le Aquile possano salvarsi, ci vorrebbe una bella vittoria nel match fondamentale contro la Salernitana. Con l’entusiasmo si può sopperire alle difficoltà”.
