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La serie A non è (più) un campionato per portieri italiani

Tredici squadre, compreso lo Spezia, su venti si affidano a un portiere straniero. A salutare il nostro torneo non solo Donnarumma e Gollini, ma anche Brignoli e l’ex aquilotto Scuffet portiere della promozione in Serie A

Nello Spezia, almeno per il momento, ad aver preso i gradi di portiere titolare è l’olandese Jeroen Zoet.

Si è quindi passati dall’italiano Provedel all’ex nazionale olandese.

Una tendenza, quella di affidarsi a estremi difensori stranieri, evidenziata in molte altre formazioni del massimo campionato.

Nella Juventus ecco il polacco Szczesny, nella Fiorentina il connazionale Dragowski, al Toro il serbo Milinkovic Savic, alla Lazio lo spagnolo Reina, all’Atalanta l’argentino Musso, al Bologna un altro polacco come Skorupski, nella Salernitana ecco lo sloveno Belec, nella Roma il portoghese Rui Patricio e all’Inter lo sloveno Handanovic.

La fotografia di questo “trend” è ovviamente il Milan passato dal portiere italiano Campione d’Europa Donnarumma al francese Maignan.

Tredici formazioni su venti hanno quindi un portiere straniero tra i propri pali a cui hanno affidato il ruolo di titolare.

E il caso di Donnarumma, ossia di un portiere italiano di spessore che espatria, non è l’unico.

Ecco quindi Gollini passato dall’Atalanta al Tottenham o ancora Brignoli ex titolare dell’Empoli ora nuovo portiere del Panathinaikos sostituito in “blues”, comunque, dall’ottimo Vicario.

Il caso dell’ex Scuffet: il portiere della Serie A delle Aquile riparte da Cipro

C’è un caso che riguarda, anche se un po’ a distanza, lo Spezia: è quello di Simone Scuffet.

Si proprio il portiere che a suon di parate eccezionali ha trascinato lo Spezia in Serie A e ha vinto il premio quale miglior estremo difensore della Serie B di quell’anno.

Rientrato all’Udinese per il mancato riscatto delle Aquile, con Meluso che gli preferì Zoet, non è praticamente mai sceso in campo facendo da vice a Musso.

Solo due presenze sommando campionato e Coppa Italia.

Eppure Scuffet fin dagli esordi sembrava un predestinato tanto che a lui si era interessato perfino l’Atletico Madrid.

Con gli spagnoli non se ne fece niente e a Udine Scuffet divenne il secondo del greco Karnezis prima e dell’argentino Musso poi.

In mezzo i prestiti al Como, al Kasimpasa in Turchia e proprio allo Spezia che sarebbe stato il suo trampolino di rilancio.

Ora Scuffet ha rifatto armi e bagagli ed è ripartito, destinazione Apoel Nicosia massimo campionato cipriota!

Sì, avete capito bene la Serie A di Cipro.

Una volta la scuola dei portieri italiana era conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, ora invece sembra che sia proprio il nostro massimo campionato a non apprezzarla più.

Insomma, non siamo più un campionato per portieri “tricolori”…con buona pace di Donnarumma, Gollini, Brignoli, Scuffet e tutti gli altri a cui auguriamo il meglio lontano dal Belpaese.

 

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