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Giulio & Martin, quando la classe ’98 va al potere!

Una vittoria da Spezia, questa è stata quella di ieri. Un successo che avrebbe infiammato ancora di più i già caldi tifosi delle Aquile

Una “vittoria da Spezia” ossia una di quelle vittorie ottenute soffrendo fino all’ultimo minuto ribaltando una situazione negativa, una vittoria voluta fortemente da tutti: giocatori in campo, allenatore, staff e pubblico sugli spalti.

C’era la tensione, c’era stato due volte lo svantaggio, c’era anche la pioggia che in certe partite al “Picco” non può proprio mancare.

E cosa sarebbe stata la “Curva Ferrovia” ieri tra il 90° e il 92° dopo i due gol di Maggiore ed Erlic lo possiamo, purtroppo, solo immaginare…

Tre punti fondamentali conquistati con i denti davanti a uno dei “nemici” storici come la “bestia nera” Serse Cosmi, quello del famoso: “Che facciamo, la rigiochiamo?

Due storie diverse, due gol pesantissimi che profumano di Serie A. Giulio e Martin, due giovani di questo Spezia che continua a stupire nel massimo campionato italiano.

Come è cresciuto il “Fante dé Spèza”

Giulio Maggiore ha realizzato il sogno di tutti gli spezzini. Cresciuto nel Settore Giovanile aquilotto fino alla Primavera, esordisce in Prima Squadra e diventa perno delle Aquile in Serie B conquistando la storica promozione nel massimo campionato. L’esordio in Serie A in casa di quel Milan che lo aveva voluto nelle sue giovanili, ma da dove lui era tornato alla “casa natia“. Esordio a “San Siro”, la Scala del calcio, con la fascia da capitano al braccio.

Un girone dopo è proprio lui a sbloccare la sfida con il Milan capolista al “Picco” in quella che finora è l’impresa più clamorosa in questa fantastica stagione di massima serie. Un gol pesante a coronamento di un crescendo di prestazioni giornata dopo giornata che hanno rintuzzato le critiche degli invidiosi che affermavano che il “Fante dé Speza” non era adatto alla Serie A. Lui di meritarsela questa Serie A lo ha dimostrato e lo sta dimostrando con i fatti: tra i migliori giovani talenti messi in mostra in questo campionato da esordienti, cinque reti in stagione di cui tre in campionato, prestazioni in netto crescendo e anche il supporto delle statistiche a confermalo. Tra i dieci migliori giocatori del campionato italiano per palloni recuperati. Protagonista all’Europeo con la Nazionale Under21, il mirino di Roberto Mancini per la “Nazionale maggiore” puntato addosso.

E’ cresciuto anche alla voce “carisma” il “Fante dé Spezia” responsabilizzato da quella fascia da capitano della squadra della sua città portata con orgoglio al braccio sinistro. In campo sempre l’ultimo ad arrendersi, è capace di spronare i compagni anche in modo deciso a dispetto di una carta d’identità che recita classe ’98. Questo deve fare un Capitano! Ne è l’emblema il rimbrotto al compagno Salva Ferrer con il terzino  di Sant Joa Samora che sbagliava i tempi per chiudere un “dai e vai” facendo sfumare una pericolosa azione offensiva per lo Spezia sotto, in quel momento, di una rete. Dal Milan al Milan, un cerchio che si è chiuso, o meglio un cerchio che si sta per chiudere…

Martin, più forte delle difficoltà

Martin Erlic centrale difensivo croato nato a Zara, anche lui classe ’98 come capitan Maggiore. Il 24 gennaio del ’98 quando Martin viene al mondo la guerra civile della così detta “ex jugoslavia” è terminata da tre anni. Una guerra ignobile come tutte le guerre, ma ancora di più se si pensa che ha portato a uccidersi fra di loro persone delle stesse famiglie. La famiglia di Martin ne porta ancora i segni con una casa che è andata completamente distrutta e che il padre si è affrettato a ricostruire per dare un tetto sulla testa alla moglie e ai suoi cinque figli. Cresce in quell’ambiente Martin che si dimostra talentuoso fin da ragazzino e a dieci anni ecco l’occasione nel settore giovanile della Dinamo Zagabria. Anni di sacrifici importanti per trovare il proprio riscatto inseguendo un pallone e un sogno. Cresce in fretta e lascia la casa di famiglia per inseguire provare a diventare calciatore.

Quattro stagioni dopo è al Rijeka. Si trasferisce in Italia al Parma che fallisce e quindi eccolo al Sassuolo. Esordisce in Serie C in prestito con la maglia del Sud-Tirol sfiorando la promozione. La stagione successiva arriva finalmente nel “nido delle Aquile“. Problemi fisici lo limitano non facendolo scendere in campo, ma lo Spezia lo riscatta comunque. Martin ripaga ampiamente la fiducia ed eccolo vincere il campionato di Serie B ai Play-Off da autentico protagonista.

Il resto è storia recente, storia in cui si sta dimostrando uno dei migliori difensori centrali del campionato di Serie A. Ieri l’apoteosi: prima l’assist per il gol di Maggiore, poi il centro decisivo per affondare il Crotone dopo la traversa colpita dal compagno di reparto Ismajli. Con il centrale albanese forma una coppia affiatata e che ben si completa. Anche lui, come Maggiore, è nazionale Under21 con la sua Croazia che lo sta osservando per la nazionale maggiore a scacchi biancorossi. Ieri un gol pesantissimo con una dedica speciale alla città della Spezia che lo ha accolto e fatto crescere. Un legame forte quasi come quello del Capitano.

Il futuro

La speranza che i due ragazzi classe ’98 siano il futuro dello Spezia è insita in tutti i tifosi aquilotti.

Giulio può davvero diventare una bandiera di questo club portando con orgoglio la fascia di capitano al braccio. Una sorta di Francesco Totti spezzino: nato e cresciuto nel club della sua città. Certo al N°25 le offerte non mancano e in tanti si sono accorti di come la mezzala spezzina sia cresciuta di rendimento in questo suo primo campionato di Serie A.

Anche Martin a livello di rendimento si sta mettendo veramente in mostra. Tante le squadre che lo hanno messo nel mirino e lo stanno osservando tra cui Milan e Fiorentina.

Prima di tutto i classe ’98 hanno una missione da portare a compimento in maglia “bianca”, poi tutti noi speriamo possano diventare bandiere del club di via Melara…

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